"Dal primo momento in cui sono
arrivato non sono stato messo in condizione di fare il massimo.
Se ho fatto bene è grazie alla mia famiglia e alla tifoseria che
mi ha fatto sentire come Maradona. Io dovevo giocare poco,
dovevo stare in panchina. La società mi ha sempre messo i
bastoni tra le ruote. Ha venduto tutti. Sono finito in panchina
nella finale di coppa Italia. Mi dispiace per Zamparini ma io ho
dovuto affrontare i miei problemi, adesso lui si gestisca i
suoi". Lo ha detto Fabrizio Miccoli, oggi a Palermo per le
arringhe del processo per estorsione a suo carico. Il Pm ha
chiesto quattro anni. La sentenza arriverà a ottobre.
"Meritavo di andare via in modo migliore - ha spiegato - me
ne sono dovuto andare di notte, in quella maniera, per
un'intercettazione (quella in cui denigrava il giudice Giovanni
Falcone, ndr) che non ho mai sentito. Amo Palermo e sono rimasto
per questo, rifiutando quattro offerte di importanti società".
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