Quasi un secolo e mezzo di
carcere è stato inflitto dal tribunale di Palermo a 17 tra
presunti boss, estorsori e favoreggiatori delle cosche
palermitane finiti in carcere nelle operazioni Apocalisse del
2014 e del 2015. I blitz decapitarono i clan di San Lorenzo,
Resuttana, Acquasanta e Partanna Mondello e ricostruirono
diverse ipotesi di estorsione. Cinque gli assolti: Benedetto
Alerio, Alessandro Chiovaro, Salvatore Buccafusca, Ivana De
Lisi, Michele Pillitteri. Stralciate le posizioni di Ciro
Giccione (condannato solo per la detenzione di armi a 3 anni e 6
mesi), Benedetto Alfano, Fabio Gloria, Carmelo Cusimano perché
mancavano, non avendole richieste la Procura, alcune
intercettazioni ritenute indispensabili.
L'accusa in giudizio è stata rappresentata da Amelia Luise,
Annamaria Picozzi, Francesco Del Bene, Roberto Tartaglia e Dario
Scaletta. Erano accusati a vario titolo di mafia, estorsione,
favoreggiamento, corruzione elettorale e detenzione di armi.
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