I giudici del Tar di Palermo hanno
respinto il ricorso presentato dai titolari di diversi locali
sparsi nelle zone luogo di ritrovo dei giovani con cui si
chiedeva l'annullamento del regolamento comunale di Palermo
sulla movida. A chiedere l'annullamento del provvedimento erano
stati i titolari del Al Siciliano, del Jackass, del QVIVI , del
Miri, dell'Ombelico del mondo, dell'Anfiteatro, Basquiat Cafè,
Cantavespri e dell'Old School da Anto, tutti assistiti
dall'avvocato Giovanni Puntarello. Per i titolari dei locali il
regolamento impugnato sarebbe illegittimo in quanto non
verrebbero specificate i limiti sonori esterni vietati. Per i
giudici della Terza sezione "l'articolata disciplina dettata dal
regolamento impugnato - si legge nella sentenza - nasce proprio
dall'esigenza di trovare un punto di equilibrio tra i vari
interessi coinvolti, comunque di rilievo costituzionale, fermo
restando che il concreto modo di contemperare tali diversi
interessi rientra nella discrezionalità dell'amministrazione".
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