Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

25 anni fa moriva autore Horcynus Orca

25 anni fa moriva autore Horcynus Orca

D'Arrigo pubblicò 2 romanzi e un libro di poesie ma lasciò segno

PALERMO, 28 aprile 2017, 11:26

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Spatriato di là, oltre lo Scilla", come scriveva in una sua poesia, Stefano D'Arrigo moriva 25 anni fa a Roma, il 2 maggio. Aveva 72 anni ed era nato ad Alì Marina, nel Messinese. Noto per Horcynus Orca - pubblicato nel '75 dopo una gestazione quasi ventennale e di cui un altro "spatriato", Elio Vittorini, aveva dato 15 anni prima un'anticipazione su Il Menabò - D'Arrigo fu uno scrittore parco: la sua produzione si chiude nell'85 con "Cima delle nobildonne", suo secondo romanzo. Debutta nel '57, pubblicando per Scheiwiller la raccolta di poesie "Codice siciliano", uno scarno libretto che non supera le cento pagine. Lì sono già ravvisabili i temi dell'Horcynus, che di pagine, però, ne mette insieme quasi 1.300. Sui sostenitori e detrattori dell'opera si sa abbastanza: tra i secondi figura un malmostoso Enzo Siciliano, che parlò di "fritto misto". Ma la vedova di D'Arrigo, Jutta Bruto, in un'intervista ricordò che Leonardo Sciascia definì il libro "di spessore", facendo il gesto con indice e pollice.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza