Uno dei luoghi più suggestivi e più
inviolabili di Palermo viene aperto al pubblico dall'8 aprile.
Il convento di Santa Caterina, in piazza Bellini, che ospitava
le suore di clausura e si porta dietro una storia di sette
secoli, svela i suoi segreti. Per ora saranno visitabili il
chiostro maiolicato con la fontana e gli ambienti collegati: la
stanza della priora, il refettorio, le cucine dove venivano
confezionati celebri dolci come le "minne di virgini" e il
"trionfo di gola", la ruota dove venivano lasciati i bambini
abbandonati.
La Curia ha deciso di aprire questi luoghi con l'obiettivo di
farli diventare un museo etno-antropologico.
Il convento dominicano di Santa Caterina venne costruito tra
il 1310 e il 1329. Era destinato ad accogliere le monache di
clausura. Arrivò a ospitare anche 400 religiose. Negli anni
Ottanta del secolo scorso ne erano rimaste solo due. E da allora
il convento era rimasto chiuso.
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