Da dove partono, in che condizioni
viaggiano: sul tema dei profughi e sull'origine dell'esodo si
interroga Pasquale Scimeca nel nuovo film, Balon, che gira in
otto settimane tra Sierra Leone, Algeria e Sicilia. Balon è lo
struggente racconto della fuga, dalla Nigeria all' Europa, di un
fratello e una sorella (Amin e Isoke') rimasti orfani a causa
della guerra dei miliziani jihadisti di Boko Haram, che hanno
distrutto il loro villaggio e ucciso i loro genitori.
"Li vediamo arrivare ogni giorno su barconi e gommoni
fatiscenti: sono padri e madri, fratelli e sorelle, bambini con
gli occhi smarriti che fuggono da guerre e carestie, da
persecuzioni e miserie" - dice il regista Pasquale Scimeca -
"Sappiamo tutto sui naufragi, sugli sbarchi, sugli eroi che li
salvano dagli abissi marini. Quello che non sappiamo è il perché
affrontano viaggi terribili, e cosa succede nel deserto o in
Libia''. Il soggetto e la sceneggiatura sono firmati dallo
stesso Scimeca.
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