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Progetto Regione su beni immobili

Progetto Regione su beni immobili

Cobas/Codir, ci opporremo a operazione

PALERMO, 05 gennaio 2017, 17:33

Redazione ANSA

ANSACheck

                        Riacquistare l'intera proprietà di 33 immobili ceduti al Fondo immobiliare Fiprs circa dieci anni fa, di cui la Regione siciliana detiene il 35%, attraverso la cessione prima della sua quota al Fondo pensioni dei regionali e poi autorizzando quest'ultimo, interamente controllato dall'amministrazione regionale, a rilevare anche la restante quota del 65% del Fiprs in mano ai soci privati Trinacria capital sarl e Sicily investments. E' l'operazione che il governo di Rosario Crocetta intende portare a termine con una apposita norma inserita nella finanziaria 2017, come già anticipato dall'ANSA nei giorni scorsi, ferma all'Assemblea regionale siciliana dallo scorso Natale, dopo la scelta di approvare l'esercizio provvisorio. Un progetto finanziario complesso che comunque dovrà passare al vaglio del Parlamento siciliano che entro fine febbraio, alla scadenza del bilancio provvisorio di due mesi, dovrà esprimersi sulla norma.

                  L'operazione prevede come primo atto il via libera al Fondo pensioni dei regionali, ente controllato dalla Regione, alla costituzione del ramo immobiliare: al momento il Fondo ha un patrimonio espresso in liquidità di circa 1 miliardo di euro, una parte del cash serve a pagare le pensioni, un'altra a dare anticipazioni e prestiti agevolati ai regionali che ne facciano richiesta e il resto è investito in operazioni finanziarie, in buoni del tesoro poliennali (Btp) e in certificati dello Stato a medio-lungo termine (Cct). Operazioni che, leggendo i bilanci del Fondo, fruttano in media rendimenti tra il 2,75 e il 4 per cento circa. In base al progetto, la Regione cederebbe al Fondo pensioni la sua quota di Fiprs per 20 milioni di euro, con uno sconto del 35% rispetto al valore degli immobili parametrato al 35% della quota pubblica del Fiprs, che secondo il governo sarebbe pari a 59 milioni di euro.    

            "Ci opporremo con tutte le nostre forze all'operazione sugli immobili che il governo Crocetta intende fare perché il loro vero obiettivo è mettere le mani sul patrimonio del Fondo pensioni dei regionali, un patrimonio in fondi liquidi di circa un miliardo di euro". Lo dicono i segretari del Cobas/Codir Marcello Minio e Dario Matranga.

                    "Tutto questo non è fatto per il bene del Fondo pensioni - aggiunge il Cobas/Codir - Si profila all'orizzonte il tracollo del Fondo, come avvenne alla fine degli Anni Novanta quando l'allora governo Graziano azzerò l'intero patrimonio dell'ex Fondo che poi venne sciolto. Dove mette mani la politica non nasce nulla di buono". Per Minio e Matranga inoltre "è inquietante che questo progetto esca fuori poco dopo la mancata proroga dell'incarico al commissario del Fondo pensioni e la designazione nel ruolo di presidente del Fondo, in attesa della costituzione del Cda, di Nelli Scilabra, l'ex assessore alla Formazione, fedelissima del governatore".

                  Sulla maxi vendita al Fondo Immobiliare Pubblico Regione siciliana di immobili regionali disposta dal governo Cuffaro nel 2007 la Procura di Palermo, a fine 2014, aprì un fascicolo cosiddetto di atti relativi, un procedimento che generalmente è finalizzato ad accertare se ci sono ipotesi di reato. In quel caso lo scopo era capire se dietro l'operazione si nascondesse un giro di tangenti. Il fascicolo, assegnato alla pm Claudia Ferrari, non ha portato a sviluppi. Peraltro eventuali illeciti sarebbero prescritti o prossimi alla prescrizione. Gli immobili, secondo alcuni decisamente sottovalutati da una consulenza immobiliare assai dispendiosa, vennero ceduti al Fiprs della ex Pirelli Re per circa 200 milioni. La Regione li riaffittò dopo la vendita: per la locazione sono stati spesi 20 milioni l'anno.

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