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Bonifica ex miniera ennese, arresti

Bonifica ex miniera ennese, arresti

Ordine custodia per imprenditori, tecnici e funzionari pubblici

ENNA, 28 ottobre 2016, 12:32

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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       I carabinieri di Enna stanno eseguendo ordini di custodia cautelare, in Sicilia e in Lombardia, nei confronti imprenditori, professionisti e funzionari pubblici, che avrebbero tentato di accaparrarsi indebitamente l'appalto (otto mln di euro) per la bonifica del sito minerario di Pasquasia (Enna).
    Agli indagati sono contestati i reati di smaltimento di rifiuti tossici, peculato e varie ipotesi di falso, ad alcuni anche il concorso esterno in associazione mafiosa, per avere agevolato l'organizzazione mafiosa denominata "cosa nostra", grazie all'assunzione pilotata di lavoratori, o favorendo l'impiego di ditte vicine all' organizzazione criminale.
    Sono 11 le misure cautelari eseguite dai carabinieri di Enna nell'ambito dell'operazione sul traffico di rifiuti e la corruzione per la bonifica della ex miniera di Pasquasia. Tra le persone coinvolte anche un dirigente ed un ispettore del Corpo forestale della regione siciliana. L'inchiesta della Procura di Caltanissetta ruota attorno all'appalto per i lavori di bonifica aggiudicati alla società "1 Emme" di Bergamo. Gli indagati sono gli imprenditori Giacomo Aranzulla, 60 anni, di Mirabella Imbaccari (Ct), Antonino Berna Nasca, 36 anni, di Nicosia (En); Michele Berna Nasca, 43 anni, di Nicosia ma residente a Catania, raggiunti da ordinanza di custodia cautelare in carcere; agli arresti domiciliari Gaetano Bognanni, 54 anni, di Enna, dirigente del Corpo forestale addetto ai controlli sulla bonifica della miniera, Vincenzo Ferrarello, 54 anni, di Enna , Diego Mammo Zagarella, 51 anni, nato a Torino ma residente a Palermo; Rosario Consiglio, 60 anni, di Piazza Armerina (En), Pasquale Gattuso, 53 anni, di Reggio Calabria residente a Villa D'Adda (Bg), titolare della società "1 Emme" aggiudicataria dell'appalto. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Eugenio Vecchio, 48 anni, di Catania residente a Porto Empedocle (Ag), Salvatore Mammo Zagarella, 49 anni, di Favara (Ag) e Giuseppe Costanza, 38 anni, di Palma Montechiaro (Ag), ispettore del Corpo forestale regionale. Secondo gli investigatori Gattuso avrebbe pagato una tangente da 120 mila euro a Diego Mammo Zagarella, responsabile unico dell'appalto, mascherata da consulenza mai effettuata per uno studio topografico affidata alla società di consulenze Archeoambiente.
   

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