La Procura di Caltagirone ha
iscritto nel registro degli indagati oltre una decina di
persone, la maggior parte portatori della bara di Cristo Morto,
nell'inchiesta sulla deviazione del corteo del Venerdì Santo a
San Michele di Ganzaria che, tornando allo storico percorso, è
passato davanti la casa del boss detenuto Francesco La Rocca. Il
reato ipotizzato dal procuratore Giuseppe Verzera, che ha
definito i fatti di "una inaudita gravità", è turbativa
dell'ordine pubblico. Secondo la ricostruzione dei carabinieri,
la bara si è staccata per oltre un'ora dal corteo principale e
sarebbe rimasta mezz'ora nella zona dove c'è l'abitazione dei La
Rocca, accolta da lunghi applausi. Intanto il vescovo di
Caltagirone, mons. Calogero Peri, ha espresso "rispetto e
fiducia in carabinieri e Procura" e disposto "la sospensione
temporanea di tutte le processioni" nel paese: "E' mio dovere,
qualora se ne ravvisasse il pericolo - ha osservato - difendere
la fede e la tradizione popolare da tutto ciò che è
antievangelico".
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