La terza sezione del Tribunale di
Palermo ha condannato a sei anni e mezzo l'ex deputato regionale
Mario Bonomo e a quattro anni e mezzo il nipote Marco
Sammatrice. Entrambi erano accusati di induzione indebita a dare
o promettere utilità. I due sono finiti nell'inchiesta sul
presunto giro di tangenti negli affari del fotovoltaico.
Le indagini, condotte dal pm Maurizio Agnello, sono partite
dalle dichiarazioni dell'ingegnere Piergiorgio Ingrassia - parte
civile nel processo, assistito dagli avvocati Giovanni Di
Benedetto e Ugo Castagna - arrestato assieme a Gaspare Vitrano
(ex deputato Pd che ha avuto sette anni per lo stesso reato)
mentre l'imprenditore Giovanni Correo, artefice del blitz con la
sua denuncia, consegnava dieci mila euro a Vitrano. Una
tangente, secondo l'accusa; spartizione di proventi societari
secondo Bonomo e Sammatrice, che hanno sempre negato di avere
mai intascato mazzette.
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