Sull'omicidio del giornalista Mauro De
Mauro, il cronista de 'L'Ora' di Palermo sequestrato sotto la
sua abitazione nel capoluogo siciliano il 16 settembre del 1970,
non è stato ancora possibile - dopo oltre 45 anni di 'buio' -
fare piena luce sui mandanti e sul movente del delitto. Questi
motivi confermano l'assoluzione di Totò Riina e bocciano il
ricorso della Procura. Che sia stata la mafia è certo - ed è
l'unico punto fermo - ma rimangono "insuperabili" dubbi
"sull'individuazione degli autori della deliberazione omicida" e
sulla sua "genesi concreta". Lo scrive la Cassazione rilevando
che è quanto emerge "dal lungo, complesso e approfondito iter
processuale". La condanna di De Mauro "fu decisa ed eseguita da
uomini di 'Cosa Nostra' e la relativa causale è individuabile -
per gli 'ermellini' - nelle informazioni riservate di cui la
vittima era entrata in possesso in relazione alla sua attività
professionale".
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