Seconda notte
all'addiaccio per centinaia di lavoratori a Gela che da tre
giorni bloccano le vie di accesso alla città per sollecitare
l'avvio dei lavori di riconversione della raffineria Eni, la
bonifica del territorio e la ripresa occupazionale e produttiva.
Massiccio il sostegno della città che per bocca del sindaco,
Domenico Messinese, dice di non volere morire nel silenzio e
nell'abbandono. Stamani, il consiglio comunale si riunirà in
seduta straordinaria e permanente in un gazebo montato tra le
maestranze in lotta, sulla Gela-Catania, vicino alla sede di
Enimed, "per portare la solidarietà e l'attenzione del Comune -
dicono i capigruppo - verso una battaglia sociale pienamente
legittima e condivisa". Nel pomeriggio, vertice a Palermo, dal
presidente della Regione, Rosario Crocetta, che ha convocato un
tavolo di lavoro sulla "vertenza Gela". Domani, il sindaco
Messinese, a Roma, si confronterà con i tecnici del ministero
per lo Sviluppo economico.
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