(ANSA) - PALERMO, 8 GEN - Dopo una marcia lunga due ore dalle Madonie fino a Palermo i nove sindaci del comprensorio (Petralia Sottana, Alimena, Blufi, Bompietro, Castellana
Sicula, Gangi, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Polizzi Generosa) sono arrivati a Palermo, per protestare contro la chiusura del punto nascite a Petralia Sottana. Il corteo di auto si e' fermato davanti alla sede della Prefettura, dove sindaci e sindacati incontreranno il neo prefetto Antonella De Miro per chiedere l'apertura di un tavolo nazionale con il ministero per la Salute, la Regione e l'Asp di Palermo per la riapertura del punto, chiuso dal primo gennaio. I sindaci con indosso le fasce tricolore e con i mano i gonfaloni sostengono che "la loro e' una battaglia di civilta' per la tutela del diritto alla salute dei cittadini", incontreremo il prefetto per chiedere l'apertura di un tavolo nazionale per la riapertura del punto nascita. In piazza ci sono anche le bandiere dei sindacati e striscioni. "La nostra comunita' - ha detto il sindaco di Petralia Sottana Santo Inguaggiato - e' stata offesa, altrove sono state concesse deroghe dal sapore clientelare. Rivendichiamo il diritto alla salute dei nostri concittadini. Per raggiungere l'ospedale di Termini Imerese in condizioni ottimali di viabilità si impiega un'ora e trenta minuti. Rivendichiamo la riapertura dell'ospedale in sicurezza, potenziando gli organici. A Petralia c'e' una sala operatoria dedicata alle emergenze, mentre negli altri punti nascita a cui e' stata concessa la deroga no". Alla mobilitazione per chiedere la riapertura del punto nascite hanno preso parte in segno di solidarieta' anche i sindaci di San Mauro Castelverde e Resuttano.
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