Sarebbe stata capace di intendere
e di volere la trentenne che, a novembre scorso, dopo aver
partorito, abbandonò la sua bambina in un cassonetto. La neonata
morì prima di arrivare in ospedale. Il giudizio sulla capacità
mentale è stato espresso dai periti del gip davanti al quale si
celebra l'incidente probatorio chiesto dalla Procura per
valutare le condizioni psichiche della trentenne indagata per
infanticidio. Sulla capacità dovranno pronunciarsi i consulenti
del pm e della difesa.
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