Tre dirigenti regionali sono
indagati per disastro ambientale colposo, creazione di una
discarica abusiva e danni ambientali nell'inchiesta della
procura nissena che ha portato al sequestro dell'area mineraria
di Bosco Palo. Si tratta di Felice Crosta, ex vice commissario
delegato per l'emergenza bonifiche, adesso in pensione, Dario
Ticali e Marco Lupo, soggetti attuatori del commissario delegato
in materia di bonifiche e risanamento ambientale.
Per i magistrati della procura nissena e per i carabinieri
del nucleo operativo ecologico ci sarebbe un pericolo per la
salute dei cittadini vista la presenza nella miniera - dismessa
da ventisei anni - di vecchi capannoni in cemento amianto che in
parte sono crollati e quindi le polveri originate dallo
sfaldamento del materiale vengono trasportate dal vento e
dall'acqua.
Nel corso della conferenza stampa in cui sono stati
illustrati i particolari dell'indagine il procuratore capo
Sergio Lari e l'aggiunto Domenico Gozzo hanno sottolineato che
dal '99 la responsabilità del mantenimento del sito era affidata
alla Regione, ma l'ente non sarebbe intervenuto in maniera
adeguata. La Regione adesso è stata incaricata, a seguito del
provvedimento del gip, di procedere alla bonifica ed alla messa
in sicurezza dell'area. Entro sei mesi dovranno essere rimossi i
materiali pericolosi, quindi i resti di amianto e gli olii
esausti trovati all'esterno della miniera. Entro quattro anni il
sito dovrà essere bonificato in maniera completa e riconvertito
per scopi culturali.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA