Fiom e Uilm bocciano il piano di
Telaspazio per il centro dello Scanzano, attivo nel Palermitano,
perché non dà garanzie ai lavoratori e per questo chiedono la
convocazione di un incontro al ministero dello Sviluppo
economico sulla vertenza. La società, nata da una joint-venture
tra Finmeccanica (67%) e Thales (33%), che si occupa di impianti
satellitari, con sedi anche in Abruzzo e nel Lazio, ha deciso di
avviare la cassa integrazione straordinaria per 17 addetti (tra
ingegneri, periti elettronici e amministrativi) su 26 fino a
settembre 2015.
Ieri a Palermo, si è svolto un incontro tra i sindacati e
l'azienda per discutere la proposta di attivare il paracadute
sociale per il personale del centro. Ma Fiom e Uilm hanno deciso
di non firmare l'accordo, perché Telespazio ha subordinato la
ripresa delle attività a regime alla sottoscrizione di un
accordo di programma quadro con la Regione.
"Abbiamo deciso di non avallare il ricorso alla cig
straordinaria - dice il segretario provinciale della Fiom di
Palermo, Francesco Piastra - perché il gruppo Telespazio ha
subordinato la ripresa delle attività a un accordo di programma
quadro con la Regione per il rilancio del sito. Nei mesi scorsi
Telespazio ha presentato un progetto, che ha avuto l'ok
dell'assessorato al Lavoro, per gestire dei servizi di
telecomunicazioni satellitari e controllo del territorio per
conto della Protezione civile. Ma l'accordo non si è
perfezionato: per tre volte il governo regionale ha rinviato gli
incontri convocati al ministero dello Sviluppo economico, che
avrebbero dovuto portare alla sottoscrizione dell'intesa".
"Telespazio - conclude Piastra - senza una soluzione
dismetterà il sito; la Regione, che finora è stata latitante,
deve assumersi le proprie responsabilità, serve una risposta del
governo su questo".
Per lunedì i sindacati hanno convocato un'assemblea per
discutere le iniziative di protesta da portare avanti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA