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ANSA/ Sicilia: Crocetta, azzero giunta e formo nuovo governo

Domani vertice maggioranza, opposizioni limano mozione sfiducia

(di Alfredo Pecoraro) (ANSA) - PALERMO, 21 OTT - Una notte di colloqui a Roma, poi domani il governatore Rosario Crocetta riunirà la sua maggioranza a Palermo con l'obiettivo di chiudere l'accordo per la formazione del nuovo governo. Dentro dovrebbero esserci anche i 'cuperliani', su questo stanno lavorando, non senza fatica, i pontieri del Pd. La trattativa non è semplice. Il punto di partenza è l'azzeramento dell'attuale giunta. I 'renziani' sono riusciti a strappare l'ok del governatore. "Azzero la giunta e discuto di tutto con gli alleati", è l'apertura del governatore, dopo gli incontri romani di ieri e di oggi con i big del Pd. Il silenzio dei 'cuperliani' la dice lunga sulla difficoltà del confronto. Parla solo il segretario siciliano dei democratici, Fausto Raciti. "Per quel che ne so, non è stato chiuso nessun 'patto'", poi aggiunge: "C'è stata la richiesta da parte del presidente della Regione di riaprire un ragionamento sul governo della Sicilia nell'eventualità di un azzeramento del governo regionale" e "ho dato la disponibilità ad un confronto, a sederci davvero attorno ad un tavolo un minuto dopo che Crocetta avrà dimostrato con i fatti questa volontà". Insomma, prima l'azzeramento. "E' già in atto, domani lo formalizzo", assicura il governatore, che ha già in mano l'accordo col Pdr e il Psi. Con l'Udc i rapporti sono buoni e i centristi hanno già convocato il comitato politico regionale, sabato a Palermo. "C'è un intesa sul metodo, bisogna ora entrare nel merito", osserva Giuseppe Lupo, presidente della direzione regionale del Pd, tra i protagonisti della "svolta crocettiana".
    Gli alleati di Articolo 4 al momento stanno alla finestra. Se l'azzeramento della giunta probabilmente servirà a disinnescare le mozioni di censura a due assessori in carica (Nelli Scilabra e Linda Vancheri) anche oggi all'ordine del giorno dell'aula e rinviate a domani, la ricomposizione del puzzle è ancora solo nella testa del governatore e di qualche fedelissimo. E a chi teme che l'azzeramento sia solo una manovra tecnica per salvare il salvabile, il governatore replica secco: "Si sbagliano.
    Sicuramente non può essere un accordo di potere, sarà una intesa programmatica su una serie di riforme sia col Pd sia col resto dei partiti di coalizione. Il mio obiettivo è rafforzare l'alleanza all'interno dei rapporti di assicura il governatore, che ha già in mano l'accordo col Pdr e il Psi. Poi, con l'Udc i rapporti sono buoni e i centristi hanno già convocato il comitato politico regionale, sabato a Palermo. "C'è un' intesa sul metodo, bisogna ora entrare nel merito", osserva Giuseppe Lupo, presidente della direzione regionale del Pd, tra i protagonisti della "svolta crocettiana". Gli alleati di Articolo 4 al momento stanno alla finestra. Se l'azzeramento della giunta probabilmente servirà a disinnescare le mozioni di censura a due assessori in carica (Nelli Scilabra e Linda Vancheri) anche oggi all'ordine del giorno dell'aula e rinviate a domani, la ricomposizione del puzzle è ancora solo nella testa del governatore e di qualche fedelissimo. E a chi teme che l'azzeramento sia solo una manovra tecnica per salvare il salvabile, il governatore replica secco: "Si sbagliano - afferma - Sicuramente non può essere un accordo di potere, sarà una intesa programmatica su una serie di riforme sia col Pd sia col resto dei partiti di coalizione. Il mio obiettivo è rafforzare l'alleanza all'interno dei rapporti di maggioranza".
    In ballo, oltre al governo, ci sono anche gli assetti interni al Pd, a livello istituzionale e di partito. Intanto, il centrodestra è pronto a presentare la mozione di sfiducia al governatore. "Domani sarà depositata", anticipa il deputato Gino Ioppolo (lista Musumeci). Un'accelerazione che ha infastidito i grillino. "Meglio se avessimo votato prima le mozioni di censura ai due assessori, in questo modo l'azione di contrasto al governo Crocetta sarebbe stata in crescendo con la sfiducia come atto finale", afferma l'ex capogruppo all'Ars, Giancarlo Cancelleri, in attesa dello "sfiducia day" di domenica prossima a Palermo, con Beppe Grillo in piazza. (ANSA).
   

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