Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Crocetta lancia 'patto per riforme'

Crocetta lancia 'patto per riforme'

In aula mercoledì. Governatore, chi non ci sta è contro popolo

PALERMO, 20 settembre 2014, 16:22

Redazione ANSA

ANSACheck

Immigrazione: Crocetta, panico da sbarchi,turisti disertano - RIPRODUZIONE RISERVATA

Immigrazione: Crocetta, panico da sbarchi,turisti disertano - RIPRODUZIONE RISERVATA
Immigrazione: Crocetta, panico da sbarchi,turisti disertano - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un appello al Parlamento siciliano per "un patto sulle riforme" con l'obiettivo di coinvolgere le opposizioni da qui alla fine della legislatura. Il governatore Rosario Crocetta lancerà la sua proposta mercoledì mattina direttamente in aula, durante la seduta parlamentare convocata per ascoltare il presidente sulla situazione politica dopo lo strappo dei "cuperliani" del Pd che non intendono più sostenere il suo governo. Crocetta spiega agli "scettici" della sua maggioranza che "il patto per le riforme non è un patto di governo". "Rimango saldamente legato al Pd, il mio partito, e all'alleanza di governo uscita dalle elezioni - dice all'ANSA - Nessuno di aspetti da me altro". E avverte: "Opporsi a un accordo sulle riforme non significa fare opposizione al governo o a Crocetta, ma al popolo siciliano". "Dallo sfascio ereditato - prosegue - non si esce con le formulette magiche e con gli odi persino ad personam, ma si esce con un grande sforzo collettivo come ha ben capito il popolo della Sicilia". Per Crocetta "la svolta realizzata dal governo deve concretizzarsi anche in Parlamento, per fare ciò non occorre solo una maggioranza coesa ma un Parlamento che dialoga nel rispetto reciproco dei ruoli con l'intento di lavorare tutti per il bene comune". E giudica "irresponsabile" chi "non vorrà aderire alla linea del dialogo su temi prioritari come la riforma della formazione professionale, i rifiuti, la gestione dell'acqua pubblica, la spesa dei fondi comunitari, la riforma della burocrazia, sostegno all'occupazione e sviluppo delle attività produttive". "Il governo non molla - assicura Crocetta - è unito e deciso a portare avanti questo piano di lavoro". Crocetta prosegue: "Di fronte a questa prospettiva si può scegliere la linea della responsabilità e della difesa della Sicilia oppure quella dello sfascio". Ma, osserva il governatore, "nessuno pensi di trarre vantaggi politici dallo sfascismo, i cittadini non premiano mai coloro che non si assumono responsabilità e che predicano il tanto peggio tanto meglio". E anticipando il discorso che terrà in aula, mercoledì prossimo, aggiunge: "I guasti della Sicilia sono profondi e in parte derivati da una parte del ceto politico che mi attacca; nessuno può rivendicare la verginità di una storia fatta in Sicilia di compromessi, lacci e laccioli, di interessi condivisi e di stravolgimento vero della democrazia e dell'assetto istituzionale". "La Sicilia delle spartizioni interessate è finita, nessuno si illuda che possa ritornare - prosegue - Ho lanciato la sfida della rivoluzione di un sistema e non si può dire che questa rivoluzione non sia in atto quando è visibile il contrasto epocale su questioni come la sanità, la formazione, la modalità di selezione della classe dirigente, la valorizzazione dei giovani e delle donne negli assetti di governo. Questi processi non possono che andare avanti, solo queste basi è possibile trovare una intesa politica che tutti quanti auspicano e che vengono bloccati da qualcuno per meri interessi calcoli". Crocetta conclude: "Il cambiamento non è una via indolore, presuppone l'eliminazione di privilegi e azioni anche impopolari ed è più facile che ciò venga accettato dai cittadini e non certi ceti politici che pensano di pescare all'interno dei disagi della popolazione".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza