(ANSA) - CAGLIARI, 12 FEB - Un bilancio lusinghiero per la
quinta edizione di Grenaches du monde organizzata dalla Regione
Sardegna grazie al lavoro dell'agenzia Laore: la formula
"itinerante", una novità per il concorso enologico nato in
Francia per mettere a confronto i cannonau da tutto il mondo, si
è rivelata una scelta vincente per fornire a produttori di sette
Paesi e agli oltre 100 delegati delle giurie una fotografia il
più ampia possibile della varietà produttiva, enogastronomica,
storica e culturale dell'Isola.
Per l'assessore regionale della Programmazione e Bilancio,
Raffaele Paci, che ha fatto gli onori di casa assieme al collega
del Turismo, Francesco Morandi, non ci sono dubbi: "Siamo felici
di aver ospitato una manifestazione così importante, che ci ha
permesso di portare in una vetrina internazionale il nostro vino
Cannonau, prodotto d'eccellenza e simbolo dell'identità della
Sardegna: puntiamo moltissimo sull'agroalimentare di alta
qualità, un settore di forte richiamo che può e deve diventare
il nuovo volano di sviluppo dell'economia di tutta la regione.
Ma Grenaches du Monde ci ha dato un'altra occasione preziosa,
mostrare la nostra splendida Sardegna in tutto il mondo, con i
suoi paesaggi, il suo mare, le zone interne, le tradizioni,
l'artigianato e l'agroalimentare: uno spot eccezionale per una
terra che ha potenzialità enormi, qualità unica, prodotti
introvabili altrove. Facciamoli conoscere, questi prodotti. E
facciamoci conoscere: portiamo la Sardegna nel mondo,
dimostriamo che la nostra offerta è davvero esclusiva, attiriamo
i turisti, convinciamoli a tornare. Abbiamo tutte le carte in
regola per farlo".
"Non finisce qui - assicura Maria Ibba, direttrice
dell'agenzia Laore - il lavoro di questi mesi sta già dando
frutti importanti: il press tour di ottobre e l'incontro dei
consorzi di tutela di novembre a Jerzu hanno gettato le basi per
rapporti che porteranno a iniziative comuni sul Cannonau con gli
altri paesi del Mediterraneo. Stamattina, prima della partenza,
i delegati dei consorzi stranieri hanno incontrato i tecnici di
Laore per preparare la partecipazione a progetti in ambito
comunitario. Confrontarci in più occasioni negli ultimi mesi ci
ha permesso di definire gli elementi di comunanza tra i
territori coinvolti che serviranno a valorizzare le specificità
locali: nei dodici mesi che ci porteranno all'edizione 2018 in
Catalogna, contiamo di fare nuovi e ulteriori passi avanti".
Quasi di "rivoluzione copernicana" per il settore
vitivinicolo sardo parla Marcello Usala, presidente del
Consorzio di tutela del Cannonau Doc e delle cantine Antichi
poderi di Jerzu: "Ringraziamo la Regione che ha voluto portare
in Sardegna il concorso, ma anche il consorzio francese Civr che
ci ha dato un esempio concreto di come l'apertura, la
condivisione e il lavoro in rete siano molto più proficui della
logica dell'orticello e del particolare che spesso ha azzoppato
la crescita della viticoltura, un settore economico strategico e
di grandissima qualità: lo dicono le medaglie vinte anche
quest'anno". Per Usala non c'è tempo da perdere in "polemiche di
bassa lega sulle location della fase finale della
manifestazione, il calendario è stato concordato in un anno di
confronto tra Regione e Consorzio e i fatti ci hanno dato
ragione: il successo oltre le previsioni e l'alta partecipazione
dei produttori sardi è stata innescata dal coinvolgimento di
tutti i territori negli appuntamenti di questi mesi". (ANSA).