"Il mondo artistico rende omaggio
a Pinuccio Sciola". Un grande applauso ha accolto le parole del
sovrintendente Claudio Orazi all'inaugurazione, questa sera al
Lirico di Cagliari, della mostra dedicata al grande artista di
San Sperate scomparso lo scorso maggio.
Il foyer e l'ingresso del teatro cagliaritano accolgono
"Pinuccio Sciola. Genesi della Turandot". Lo scultore, che
domani avrebbe compiuto 75 anni, ha lasciato anche al Lirico la
sua impronta artistica, firmando nel 2014 uno straordinario
impianto scenico della Turandot.
Il percorso si snoda tra bozzetti, totem, maschere in basalto
e granito, le possenti "Città sonore", segni grafici, realizzati
con l'uso di canne a richiamare gli ideogrammi cinesi dipinti a
mano da Sciola, la ricostruzione del tavolo d'artista e una
poesia autografa, dedicata a Giacomo Puccini esposta per la
prima volta.
Tutto nel segno dell'artista che fece suonare le pietre.
"Un'esposizione che racconta il Pinuccio Sciola scenografo,
scultore, pittore, poeta", ha detto Maria Sciola, una delle
figlie e curatrice assieme a Rossella Atzori della mostra e
presente all'inaugurazione, assieme ai fratelli Tomaso e Chiara
Sciola.
Davanti all'ingresso una gigantesca riproduzione di 9 metri
d'altezza di una scultura che riconduce alle architetture
futuristiche della Pechino pietrificata immaginata
dall'artista-scenografo per il capolavoro di Puccini. La mostra,
con ingresso libero, realizzata in collaborazione con la
Fondazione di Sardegna e la Fondazione Pinuccio Sciola, è
aperta, oltre che durante gli spettacoli, dal lunedì al venerdì
dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, il sabato dalle 9 alle 13.
"E' una grande emozione ritornare nei giorni della Turandot
firmata da Pinuccio - ha detto Mauro Meli, direttore artistico
del Lirico - qui con le sue scenografie. Questa Turandot rimarrà
per sempre, è un capolavoro".
E domani parte a San Sperate una raccolta fondi per la
ristrutturazione della casa dell'artista con l'auspicio che
diventi casa-museo.
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