Monumenti Aperti da record a Cagliari. Nella terza tappa del percorso cominciato il 29 e 30 aprile e che si concluderà il 27 e 28 maggio, le firme raccolte nei registri dei 78 luoghi della cultura sono state 103mila, seimila in più rispetto al 2016. Anche quest’anno il sito più visitato è l’Ospedale con i sotterranei del San Giovanni dove sono state raccolte 9088 firme, segue l’Orto Botanico con 7301 firme, al terzo posto il parco archeologico di Tuvixeddu con 5080, oltre 4.000 al Museo Archeologico. E proprio nei sotterranei dell’ospedale civile, poco prima dell’apertura al pubblico, i volontari di Mariposa (l'associazione dei dipendenti dell'Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari) sono stati i protagonisti del ritrovamento di una lastra con scritte in latino, probabilmente parte di una stele funeraria di epoca cristiana. Il reperto sarà visionato dalla Soprintendenza ai Beni culturali che avrà il compito di stabilire esattamente a che periodo risale. Il Trentapiedi itinerario proposto dal gruppo di didattica e comunicazione di Beni Culturali dell’Università di Cagliari si conferma il più seguito, ma grande affluenza è stata registrata anche negli altri itinerari, a partire da quello dedicato alla riscoperta del quartiere di San Benedetto. La nuovissima Guida ai monumenti, a cura dell'architetto Marco Cadinu, individuava quattro percorsi che fanno riferimento alle quattro strade storiche che dal nucleo antico dell'abitato conducevano verso i territori limitrofi. Il primo, da piazza Yenne fino a Sant'Avendrace, comprende tra gli altri: l'Ospedale Civile, le Chiese di Santa Chiara, Sant'Efisio e Santa Restituta, il Palazzo Civico, l'Anfiteatro, l'Orto dei Cappuccini, il Parco di Villa Devoto e il Parco di Tuvixeddu. Nel secondo percorso (dai Giardini Pubblici a Monte Claro), tra gli altri: la Cittadella dei Musei, la Casa Massonica, la Basilica di Santa Croce, il Ghetto, il Castello di San Michele. Terzo percorso, dal Bastione San Remy verso San Saturnino, Is Guaddazzonis e S'Arrulloni. Alcuni monumenti da visitare: ExMa, Archivio di Stato, Scala di Ferro, Convitto Nazionale, Parco di Molentargius, Palazzo del Consiglio regionale, Lazzaretto e Ippodromo. Il quarto e ultimo tragitto (verso San Benedetto e Parco di Terramaini) comprende, tra gli altri, la Basilica e il Cimitero di Bonaria, chiesa e cripta di San Domenico e il Teatro Lirico.
Alcune curiosità: il palazzo del Consiglio regionale ha aperto le sue porte solitamente chiuse di sabato e domenica. Il pubblico è potuto entrare a contatto con le stanze del potere: le sale della Presidenza, la sala Capigruppo e la galleria dove sono esposti tutti i ritratti dei presidenti del Consiglio che si sono succeduti dalla prima legislatura ad oggi, l'Aula consiliare. La visita al Teatro Lirico è stata organizzata in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica "Giovanni Pierluigi da Palestrina". Accessibili ai visitatori, le sale prove musicali e la sala regìa, i laboratori di sartoria, scenografia, illuminotecnica e falegnameria, il palcoscenico. Il dato dell’affluenza colpisce ancora di più considerate le temperature quasi estive che però non hanno influito sulla scelta dei turisti e degli stessi cagliaritani di restare in città e di muoversi tra i quartieri della città alla scoperta di siti nuovi e conosciuti, grazie alle oltre 6000 guide volontarie di scuole e associazioni, da sempre l’anima della manifestazione.
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