Muggini arrosto, malloreddus, funghi e per chiudere in dolcezza i raviolini fritti. La specialità di Nuraxi Figus, frazione di Gonnesa, nel Sulcis, è una delle ghiottonerie di InvitaS: quattro giornate all'insegna del gusto, tradizioni, artigianato che ha fatto registrare un boom di presenze alla Fiera di Cagliari, nonostante il tempo non sia stato clemente.
Il villaggio del Gusto si chiude domenica sera. La fila per assicurarsi un vassoietto di questi sfiziosi dolcetti - bocconcini che si sciolgono in bocca, al gusto di ricotta e limone - è obbligatoria. È un via vai continuo davanti al bancone delle Massaie di Nuraxi Figus. "I raviolini fritti sono diventati ormai un must", racconta Alessia Littarru che organizza assieme a Ivan Scarpa la manifestazione.
Rita, un'altra Rita e Maria Rita, Giulia, Mariangela, Lucia, Pinella, Laura impastano e friggono al momento la quantità necessaria a soddisfare le richieste dei visitatori. I raviolini fritti vengono serviti caldi appena fatti e con una spolverata di zucchero a velo. "Ho iniziato da bambina, ho imparato da mamma - racconta Rita Fois - ero incuriosita davanti all'incanto di quelle mani che lavoravano la pasta. Mia madre per poter lavorare tranquilla mi dava un pezzo di quell'impasto e mi diceva 'toh, Rita vai a giocare con questo' e io con quella palla di pasta tra le mani la imitavo e provavo a rifarli. I primi non si potevano vedere, poi crescendo pian piano mi sono sempre più perfezionata".
Ora Rita, a detta di tutti, ha le mani d'oro e un talento speciale nella realizzazione non solo di queste prelibatezze ma anche delle fini decorazioni del "dolce della Sposa" o del pane gioiello. A Nuraxi Figus i raviolini fritti sono il dolce tipico del Carnevale e da due anni si fa anche la sagra. "E' stato grazie alla manifestazione Primavera Sulcitana - racconta Rita - due anni fa siamo stati ospitati nel loro Villaggio, i raviolini hanno avuto la loro vetrina e hanno subito conquistato i visitatori".
La ricetta è semplice. "La pasta va stesa finissima per non coprire il sapore della ricotta di pecora che deve risaltare, e che arriva dal Caseificio di Carbonia. Utilizziamo poi i nostri limoni non trattati". Un dolce legato alla tradizione e fatto a regola d'arte, come insegna mamma Teresa.