Il novembre iglesiente cattura sardi e turisti a frotte. Si è chiusa con un grande successo di pubblico la "Fiera del gusto". La manifestazione, organizzata dall'associazione Primavera Sulcitana, ha richiamato a Iglesias decine di migliaia di persone. Promosso a pieni voti il format. "Una formula vincente per tutte le stagioni", conferma Alessia Littarru, presidente dell'associazione.
Il centro storico é stato animato da banchetti e stand dedicati allo street food made in Sardegna, ma anche esposizione di prodotti tipici dell'agroalimentare e dell'artigianato. Ad attrarre i visitatori anche le tante iniziative collaterali per far scoprire cultura e bellezze del territorio. "L'obiettivo della destagionalizzazione del turismo è riuscito - sottolinea il vice sindaco Simone Franceschi - pienone negli alberghi e b&b, via vai continuo tra gli stand, grande affluenza alle visite guidate a siti e monumenti".
C'è stato solo l'imbarazzo della scelta, perché il territorio vanta un'ampia gamma di attrattori turistici: Porto Flavia, Grotta di Santa Barbara, Castello Salvaterra, il Breve di Villa di Chiesa, il documento più antico conservato nell'Archivio storico di Iglesias, ancora la Cattedrale di Santa Chiara, la Chiesa della Purissima, passando per la sommità del Pan di Zucchero e del Monte San Giovanni, solo per citarne alcuni.
Le guide turistiche hanno lavorato a pieno ritmo. "Un successo che va al di là delle più rosee previsioni e apre nuovi orizzonti sul fronte del turismo tutto l'anno - osserva ancora Franceschi - tutto si deve al grande impegno dell'associazione Primavera Sulcitana con l'aiuto della Pro Loco, del Consorzio turistico per l'Iglesiente e del Consorzio commercianti-Centro commerciale naturale".
Pienamente soddisfatti gli organizzatori, reduci dallo straordinario successo di Invitas con un boom di presenze al porto di Cagliari. "Un fiume continuo di persone è la testimonianza del successo di Fiera del Gusto - ribadisce Alessia Littarru - iniziativa che ha deciso di sposare in pieno buona tavola e tradizioni culturali della Sardegna".