Vecchie authority del mare addio anche per i contratti e le retribuzioni dipendenti. Il riallineamento tra Cagliari e Olbia, dopo la nascita dell'Autorità portuale unica della Sardegna, è stato sancito nella seduta del comitato di gestione. Ma si guarda anche a Oristano: stabilite le concessioni demaniali per il rilancio della cantieristica nautica. Altri temi affrontati: istituzione del piano dell'organico del porto per i lavoratori delle imprese portuali e approvazione del piano di informatizzazione dell'AdSP.
Per quanto riguarda il personale si tratta di un altro passo fondamentale nel percorso di unificazione che culminerà tra qualche mese, nell'approvazione della nuova pianta organica. Con una ripartizione degli incarichi che deve tenere ormai conto della vastissima giurisdizione estesa a sette porti (un altro, quello di Arbatax, in fase di adesione), delle dinamiche del mercato dei trasporti marittimi e degli effetti della legge di riforma. Fusione che passa anche dall'incremento delle tecnologie: per questo è stato adottato il piano di informatizzazione 2018 - 2020. Tra i principali obiettivi, la semplificazione e l'informatizzazione dei procedimenti amministrativi, la dematerializzazione dei documenti e la standardizzazione e la digitalizzazione della modulistica.
"Un Comitato di Gestione di particolare rilevanza strategica - spiega Massimo Deiana, presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna - Un passaggio necessario per l'armonizzazione contrattuale dei dipendenti dell'AdSP, per la predisposizione di un sistema di informatizzazione che avvicini i nostri scali, velocizzando, nel contempo le operazioni portuali. Ma anche, fatto non meno importante, per la creazione di uno strumento, il Piano dell'Organico del Porto, per monitorare costantemente le dinamiche aziendali delle imprese portuali e affinare gli strumenti per affrontare le eventuali crisi occupazionali".