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Wind-Tre: protesta contro vendita ramo

Wind-Tre: protesta contro vendita ramo

Esternalizzazione farà 900 precari, 400 solo nell'isola

CAGLIARI, 14 giugno 2017, 17:29

Redazione ANSA

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Wind-Tre: protesta a Cagliari contro vendita ramo azienda - RIPRODUZIONE RISERVATA

Wind-Tre: protesta a Cagliari contro vendita ramo azienda - RIPRODUZIONE RISERVATA
Wind-Tre: protesta a Cagliari contro vendita ramo azienda - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Wind-Tre vende 900 famiglie, a Cagliari, Genova, Roma e Palermo". Lo ripetono all'unisono i circa 500 lavoratori che da stamattina a Cagliari - contemporaneamente con analoghe iniziative nelle altre tre città coinvolte - protestano contro il processo di esternalizzazione del "servizio 133" che l'azienda sta ponendo in essere. Un'operazione che determinerà la precarizzazione di 900 dipendenti a livello nazionale, 400 solo a Cagliari.

I lavoratori si sono riuniti in viale Bonaria alle 9.30, davanti alla sede regionale della Rai, poi hanno raggiunto in corteo il palazzo del Consiglio regionale, in via Roma. "Rivolgiamo un appello alle istituzioni, al presidente della Regione Francesco Pigliaru e a tutti i rappresentanti politici - ha spiegato Antonello Marongiu di Slc Cgil - affinché vengano attivate in sede di 'Tavolo delle Autonomie' le sinergie necessarie con i governatori delle altre Regioni coinvolte nella vertenza".

"Insieme - prosegue - si solleciti l' intervento del Governo e del Mise per interrompere l'operazione di cessione di ramo d'azienda". Il sindacalista ha poi ricordato che "l'esternalizzazione disattende gli impegni presi dalle due società, Wind e Tre, in occasione del via libera ottenuto da parte del Governo per la fusione, un via libera condizionato alla garanzia delle future certezze occupazionali e del mantenimento dell'attività in Italia". Invece ciò che Wind-Tre sta facendo è "mettere in atto una politica di incentivazione all'esodo che sinora ha fatto presa su 800 lavoratori in Italia, 200 solo in Sardegna".

GANAU, IMPREGNO PER TRASFERIRE VERTENZA AL MISE - "Coinvolgere anche le Assemblee regionali di Sicilia, Lazio e Liguria, le altre sedi interessate dalla vertenza, e sostenere il presidente Pigliaru affinché la trattativa con l'azienda avvenga al Mise, per trovare assieme ai sindacati tutte le soluzioni utili ad evitare l'esternalizzazione del servizio".

E' l'impegno assunto dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, che oggi ha ricevuto una delegazione sindacale dei lavoratori di Wind Tre in sciopero contro il processo di esternalizzazione del servizio 133. E' di ieri l'approvazione da parte della commissione Attività produttive di una risoluzione a sostegno della vertenza. "Il Consiglio discuterà già mercoledì 21 il documento - ha annunciato Ganau - ma sarà mia premura anticiparlo già oggi al presidente della Regione, considerata l'urgenza e la preoccupazione da parte delle 400 famiglie coinvolte solo in Sardegna".

Arriva, intanto, la solidarietà ai lavoratori da parte delle forze politiche. "È inaccettabile che di fronte a una prestazione lavorativa che per la prima volta non risente dei costi dell'insularità, si proponga un piano di esternalizzazione del servizio di call center che colpisce più duramente la Sardegna rispetto al altre realtà", è la considerazione del capogruppo del Partito dei sardi, Gianfranco Congiu.

Vicinanza anche da parte di Michele Piras, deputato di Art.1-Mdp: "Si tratta di professionalità elevate, persone che lavorano nei call center da oltre dieci anni, soprattutto persone in carne ed ossa che rischiano il posto di lavoro per un processo di esternalizzazione che, come al solito quando si tratta di imprese transnazionali, non esclude il sacrificio dei livelli occupazionali, in nome di un profitto senza regole ed eludendo le norme di legge".

Per questo, ha sottolineato il parlamentare sardo, "stiamo attivando ogni canale possibile e domani discuterò una question time da me depositata in commissione Attività produttive". Infine, ha ricordato che "alle 13 si terrà una conferenza stampa a Montecitorio, alla quale parteciperanno le rappresentanze dei lavoratori, il capogruppo di Art. 1-Mdp, Francesco Laforgia, e la componente della commissione Lara Ricciatti".

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