Ultime ore per convincere gli
Enti pubblici - 20 in tutto tra Comuni e società in house - che
avevano in utilizzo i 52 lavoratori socialmente utili che dal 2
gennaio sono disoccupati. Nel corso di un tavolo ad hoc con
sindaci e sindacati, l'assessora regionale al Lavoro, Virginia
Mura, ha chiesto la massima disponibilità a stabilizzare gli ex
Lsu, così da poter avviare, già nei primi giorni della prossima
settimana, un confronto con il ministero in cui, a fronte della
presentazione di un piano concreto e articolato, possa essere
ottenuta una proroga dell'utilizzo di questi lavoratori per
tutto il 2017, in vista del definitivo svuotamento del bacino.
Oggi, dopo l'incontro, Comuni e società in house hanno dato
garanzie per una decina di persone. Di queste, sei verrebbero
stabilizzate, mentre le altre sarebbero disposte a prendere il
bonus da 70mila euro - da spalmare in tre anni - messo a
disposizione della Regione in cambio dell'uscita degli ex Lsu
dal bacino regionale. Altri entro lunedì 16 potrebbero
persuadersi a fare altrettanto. "Oggi abbiamo acquisito qualche
disponibilità e conto di riuscire a firmare la convenzione la
settimana prossima", sottolinea l'esponente della Giunta
regionale. L'assessora ha alcune frecce nel suo arco: "La
volontà di svuotare il bacino, la delibera della Regione che si
fa carico di dare bonus imponenti per consentire la fuoriuscita,
il fatto che se le amministrazioni decidono di assumere per tre
anni, i lavoratori sono a carico della Regione", spiega.
Ovviamente, precisa, "devo portare a Roma la disponibilità delle
amministrazioni che hanno spazio assunzionale ad assorbirli".
Quanto alla firma della convenzione per garantire il reddito nel
corso del 2017, "servirà - chiarisce Virginia Mura - a non
trovarci l'anno prossimo nella stessa situazione, dobbiamo
individuare un percorso di stabilizzazione".
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