(ANSA) - SENEGHE (ORISTANO), 5 SET - "Seneghe ama i poeti e i
poeti amano Seneghe. Un innamoramento reciproco che si ripete
ogni anno". Roberto Magnani, direttore artistico del Cabudanne
de sos poetas, sintetizza l'incanto di una manifestazione che
dall'1 al 4 settembre ha richiamato un numeroso pubblico, tra
luoghi identitari, piazze, vicoli, antichi frantoi, sagrati di
chiese.
Sono le sedi dei 40 appuntamenti del 12esimo Festival
internazionale della poesia, organizzato da Pedra Sonadora. Un
cartellone che consente un itinerario alla scoperta dell'anima
del paese del Montiferru, a 300 metri sul livello del mare,
famoso per l'olio d'oliva extravergine, pluripremiato. Il
pubblico si è lasciato letteralmente ammaliare nella piazza dei
Balli, cuore pulsante dell'antico borgo rurale, dalle 'quartine'
di Patrizia Valduga, tra le voci più autorevoli del panorama
nazionale. Così come da Mariangela Gualtieri, protagonista
davanti all'affascinante sagrato della Chiesa di Santa Maria
illuminato con luci rosse, di un incontro con il grande pianista
e compositore Stefano Battaglia.
Ancora la piazza dei Balli ha ospitato l'avvincente concerto
di Ernst Reijseger e Cuncordu e Tenore de Orosei. L'ospite
internazionale, la poetessa curda Bejan Matur, ha toccato il
cuore di tutti con i suoi versi in curdo e in turco, alcuni
inediti, che raccontano la lotta alla sopravvivenza dell'etnia
del suo popolo. "Il festival internazionale della poesia è una
festa della comunità che coinvolge adulti e tanti giovani,
cresciuti con questa rassegna", ha sottolineato Mario Cubeddu,
presidente Perda Sonadora.
Affissi su riquadri di cartone colorati alle case in basalto
con le loro architravi impreziosite di fregi scolpiti sulla
pietra ci sono i versi di poeti famosi. A Seneghe si vive una
atmosfera familiare, con le case trasformate per l'occasione in
strutture per l'ospitalità. "Mi trasformo quando c'è il
'Cabudanne', sento la magia", confessa Rosanella Cubeddu, solo
uno dei mille commenti raccolti tra il pubblico.
'Cabudanne' offre spunti per ammirare anche i dintorni del
paese con i numerosi siti archeologici, Tombe dei Giganti, un
centinaio di nuraghi, tracce di presenza punica e romana,
paesaggi contrassegnati da oliveti, boschi di leccio e sughera,
punti panoramici con vista sul mare e montagne. E, a un quarto
d'ora di auto, si possono raggiungere le splendide spiagge della
costa oristanese. L'edizione 2016 si é svolta sotto il segno
della poesia 'Ad alta voce', detta e condivisa con il pubblico.
Un pubblico talmente attento che, come ha sottolineato il
violoncellista Ernst Reijseger, "l'atmosfera era talmente
raccolta che si poteva sentire in lontananza l'abbaiare di un
cane".