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Dazi: scampato pericolo per il pecorino

Dazi: scampato pericolo per il pecorino

Esultano Coldiretti e Consorzio di tutela, "grande risultato"

CAGLIARI, 15 febbraio 2020, 20:19

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Scampato pericolo per l'agroalimentare "Made in Sardegna" che varca l'Oceano Atlantico uscito indenne dalla revisione della lista dei prodotti soggetti ai Dazi Usa Trump. "La temuta scure dei dazi Trump ha dunque nuovamente risparmiato la Sardegna, mercato principale del Pecorino romano - esulta Coldiretti - voce in assoluto principale dell'export sardo e del settore lattiero caseario: è quello che decide il prezzo del latte da pagare ai pastori, escludendo ancora il pecorino grattugiato. Il pecorino è esportato per oltre il 50% del totale prodotto proprio negli Usa (in media vale 100milioni di euro) e nel 2019 è esploso segnando un + 57,3% nelle quantità esportate da gennaio a novembre 2019 rispetto allo stesso periodo dell'anno prima".
    "Si tratta di un vero scampato pericolo - commenta il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu - adesso non perdiamoci con inutili incontri o proposte astruse, sia riconosciuta la giusta remunerazione del latte ai pastori, visto che tolto l'unico neo al quale qualcuno si arrampicava, l'annata è più che positiva perché il prezzo del Perorino continua a salire, non ci sono giacenze, poca produzione lo scorso anno e il principale mercato, quello Usa appunto, tira alla grande".
    "Siamo estremamente soddisfatti di questo risultato, che premia il grande lavoro condiviso dei Consorzi Pecorino Romano, Parmigiano Reggiano e Grana Padano insieme a Origin Italia", dice il presidente del Consorzio di Tutela del Pecorino Romano DOP, Salvatore Palitta. "Sostanzialmente gli Usa hanno deciso di mantenere i vecchi Dazi già in vigore senza coinvolgere nuovi prodotti dell'agroalimentare italiano, e questo grazie anche alle pressioni della Commissione Agricoltura dell'Unione Europea e alla mediazione del commissario europeo al Commercio Hogan".
    "Voglio poi ringraziare il ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova e tutto il suo staff - conclude Palitta - che in questa partita ha giocato un ruolo senz'altro determinante, mostrando capacità ed autorevolezza nel costante presidio dei tavoli europei".

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