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Balneari:Alghero si adegua a Regione, ok proroga concessioni

Balneari:Alghero si adegua a Regione, ok proroga concessioni

Clausola autotutela, se Ue ferma norma nazionale stop a licenze

ALGHERO, 14 febbraio 2020, 10:03

Redazione ANSA

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Turismo: Alghero, spiaggia Le Bombarde - RIPRODUZIONE RISERVATA

Turismo: Alghero, spiaggia Le Bombarde - RIPRODUZIONE RISERVATA
Turismo: Alghero, spiaggia Le Bombarde - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Il Comune di Alghero dice "Sì" alla proroga delle concessioni demaniali sino al 2033. Il via libera arriva con la determinazione del dirigente del Demanio, l'ingegnere Michele Fois. Un provvedimento, attesissimo dagli operatori balneari e con il quale Alghero si adegua al recente atto d'indirizzo con cui il direttore generale dell'assessorato regionale dell'Urbanistica e degli enti locali, Umberto Oppus, recepiva a sua volta la proroga quindicinale stabilita dal governo nel dicembre 2018.

La questione delle concessioni balneari, dunque, spacca il centrodestra sardo e divide in due il nord dell'isola. All'atto siglato dalla Regione il 20 gennaio era seguita la levata di scudi del sindaco di Olbia, Settimo Nizzi. "È un grosso passo falso", aveva detto Nizzi sollevando i toni. "Per il Comune di Olbia vale la norma sovraordinata, la direttiva europea Bolkestein, che impone la gara e non ammette proroghe - aveva rincarato - l'atto di Oppus è illegittimo, inefficace e ininfluente e gli uffici comunali continueranno ad applicare le previsioni comunitarie". Contestando la strumentalità del percorso della Regione, Nizzi aveva affermato che "così si prende in giro la gente con cose infattibili".

In realtà il Comune di Alghero dribbla il problema sollevato da Nizzi con poche righe. La determinazione del dirigente comunale prevede infatti che nei provvedimenti di proroga sia inserita "la clausola con cui il singolo concessionario è informato della possibilità per il Comune di ritirare l'atto, in autotutela, se sopravvenisse una sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea che dichiari confliggente col diritto comunitario la previsione nazionale di estensione della concessione demaniale".
   

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