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Omicidio a Genoni, incastrato da vittima

Omicidio a Genoni, incastrato da vittima

Il 23enne positivo allo stub, indagini Carabinieri proseguono

NUORO, 29 gennaio 2020, 14:35

Redazione ANSA

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E' un 23enne di Genoni (Sud Sardegna), Francesco Fenu, il giovane arrestato dai Carabinieri con l'accusa di aver ucciso il compaesano Roberto Vinci di 48 anni, la sera del 19 agosto 2019 in località "Prosperu" alla periferia rurale del paese. A incastrare il giovane la testimonianza della vittima poco prima di morire: "E' lui lo ho riconosciuto" avrebbe detto ai militari arrivati sul posto dopo la segnalazione di un passante che lo ha trovato riverso sul ciglio della strada accanto alla sua bicicletta. L'uomo, che era stato colpito da due fucilate - una alla spalla e una al gluteo tra le 20.40 e le 21 - era morto dopo una lunga agonia nell'ospedale Brotzu di Cagliari.

I dettagli sono stati spiegati nel corso di una conferenza stampa a Nuoro dal comandante del reparto operativo Saverio Augello, dal comandante del Nucleo Investigativo Michele Cappa, dal capitano Elias Pasquale Ruiu della compagnia di Isili e dal comandante della sezione chimica dei Ris di Cagliari Marco Palanca. La testimonianza della vittima, hanno spiegato gli investigatori, ha consentito di sottoporre il giovane allo stub nell'immediatezza del delitto, esame che ha dato esito positivo. L'attività tecnica sul suo cellulare, il materiale raccolto sulla scena del delitto e le informazioni arrivate da persone del paese hanno consentito ai militari di raccogliere altri elementi che hanno portato oggi all'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dalla Gip del tribunale di Cagliari Gabriella Muscas su richiesta della Pm Nicoletta Mari.

Ora le indagini proseguono per cercare di ricostruire il movente dell'omicidio. Si indaga, in particolare, nel passato burrascoso della vittima: Vinci era stato condannato a 20 anni di carcere per la rapina alla stazione di servizio della Q8 del paese nel gennaio 2002: durante la fuga lui e un complice avevano preso come ostaggio il proprietario Antonio Tuveri, rimasto ucciso nel conflitto a fuoco. In precedenza era stato sospettato di aver preso parte a un'altra rapina terminata con la morte di un'anziana e aveva subito altri processi. Vinci annotava tutto in un diario dal quale sono arrivate importanti informazioni.
   

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