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Latte, "avanti con decreto emergenze"

Latte, "avanti con decreto emergenze"

"Servono subito decreti attuativi legge 44 per aiutare pastori"

CAGLIARI, 31 dicembre 2019, 12:02

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'assessora regionale dell'Agricoltura, Gabriella Murgia, ha inviato una lettera alla ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, per chiedere "l'emissione dei decreti attuativi che dovranno regolare l'applicazione di norme già in vigore, che per la Sardegna si ritengono urgenti", e la convocazione della Conferenza Stato-Regioni per l'applicazione della legge 44". "Solo dopo l'applicazione della regolamentazione europea - spiega Murgia - si potrà prevedere un disegno di legge a regia regionale (già pianificato) per la definitiva risoluzione delle problematiche dei pastori che non vedono riconosciuto il loro lavoro al pari di altri. Noi non ci siamo dimenticati dei nostri pastori - osserva - Anzi, abbiamo più volte sollecitato il Governo a trovare soluzioni in tempi rapidi per quello che è diventato un grande problema sociale.
    "Gli allevatori - scrive l'esponente della Giunta Solinas - lamentano il fatto che nessuna delle proposte da loro avanzate sia stata considerata e applicata e che, a distanza di quasi un anno, non siano stati adottati i provvedimenti ritenuti necessari per modificare e regolamentare l'impostazione del sistema produttivo. La necessità di poter regolare il rapporto con i trasformatori, con un contratto redatto secondo le prescrizioni stabilite dal Regolamento Ue 1308 del 2013, sulla base del costo di produzione del latte, del suo prezzo di mercato e non di quello di vendita del pecorino romano, è per gli allevatori condizione imprescindibile in quanto, a loro avviso, l'unica che potrebbe assicurare maggiore stabilità al reddito aziendale".

Ad aggravare la situazione, conclude l'assessora, "l'avvio della nuova campagna produttiva, con le regole di sempre e impostata sul sistema degli acconti, un prezzo per il latte proposto dai trasformatori industriali ancora al di sotto del costo di produzione e la mancata definizione del prezzo del latte della scorsa campagna e dei relativi saldi". A tutto questo si aggiunge "l'eccessiva rigidità delle attuali vincolanti procedure".
   

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