Si va verso la mobilitazione per i
lavoratori della fabbrica di bombe della Rwm (Gruppo
Rheinmetall) di Domusnovas nel Sulcis. 130 Lavoratori sono a
casa senza lavoro e senza prospettiva, dopo la sospensione delle
licenze di esportazioni di armi verso l'Arabia Saudita e gli
Emirati Arabi. Le segreterie di Filctem-Cgil e Femca-Cisl
sollecitano l'apertura di un tavolo con l'assessorato del Lavoro
per affrontare "sia il futuro del sito produttivo sia per
trovare strumenti finalizzati a sostenere il lavoro di quei
lavoratori già espulsi. Riteniamo che l'attesa sia finita. E'
tempo di risposte concrete, in assenza delle quali metteremo in
atto la mobilitazione". "E' trascorso un tempo abbastanza
ragionevole dall'incontro istituzionale in assessorato
dell'Industria alla presenza anche dell'assessora del Lavoro del
18 settembre scorso, relativo al futuro dello stabilimento Rwm
Italia - spiegano Cgil e Cisl - Gli annunci, le promesse e le
rassicurazioni del giorno, non hanno avuto alcun seguito.
L'impegno annunciato sia dell'assessora del Lavoro sia
dell'assessora dell'Industria per trovare una soluzione pare
evaporato".
"Dall'incontro tecnico svoltosi il 25 settembre in Regione
tra l'Azienda e gli enti preposti non abbiamo nessuna notizia -
aggiungono - tantomeno conosciamo gli esiti della riunione del 4
ottobre scorso al ministero degli esteri. Non sappiamo ancora
quali siano le intenzioni del Governo in merito a una vicenda
che riguarda l'intero scenario della Difesa Nazionale.
L'amministrazione regionale, dopo l'annunciato impegno non ha
prodotto alcun atto concreto".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA