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Attentati Sardegna: più patti sicurezza

Attentati Sardegna: più patti sicurezza

Osservatorio riunito a Cagliari, "fenomeno complesso"

CAGLIARI, 06 agosto 2019, 19:11

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Implementare i patti per la sicurezza già siglati al Ministero con i sindaci delle città più grandi della Sardegna ed estenderli a tutto il territorio regionale, soprattutto in quelle zone dove maggiore è stata l'incidenza di intimidazioni e attentati". Il presidente dell'Anci Sardegna, Emiliano Deiana, non ha dubbi: per arginare un fenomeno che vede l'Isola maglia nera in Italia, occorre investire sulla prevenzione con programmi integrati in tutti i comuni sardi, dai capoluoghi ai piccoli centri.

Il tema è stata sviscerato in occasione della riunione dell'Osservatorio regionale su questo tipo di crimini convocato oggi in Prefettura a Cagliari dopo gli ultimi episodi accaduti in centro Sardegna: al sindaco di Cardedu, Matteo Piras, è stata bruciata l'auto, al suo collega di Girasole, Matteo Congiu, ignoti hanno fatto trovare una molotov davanti alla sua abitazione, e al vicesindaco di San Teodoro, Alberto Melinu, è stata recapitata una lettera minatoria. Presenti all'incontro, oltre all'Anci, la procuratrice generale della Corte d'appello di Cagliari, Francesca Nanni, i viceprefetti di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano, i vertici di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza.

"Siamo molto preoccupati - conferma all'ANSA il numero uno dell'Anci regionale - oggi abbiamo analizzato con le forze dell'ordine tutta la situazione. Un'analisi però è complicata: in Sardegna - spiega Deiana - non c'è criminalità organizzata come in altre regioni del sud Italia, ogni episodio ha una genesi diversa ed è difficile da contrastare. Per questo dobbiamo isolare le sacche di malcontento e riprendere i ragionamenti sui Pon sicurezza".

"L'andamento del fenomeno nel suo complesso è in diminuzione - sottolinea la viceprefetta di Cagliari, Paola Dessì - Guardando i dati degli ultimi tre anni con i primi sei mesi del 2019 si sono registrati meno casi. Ma non si può abbassare la guardia. L'Osservatorio, in questo senso, è un momento importante di confronto in cui si analizza la situazione per individuare e concordare le strategie: la collaborazione tra le istituzioni è vitale non solo per arrestare i colpevoli ma per scoprire i moventi".
   

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