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Operaio alienato in pièce a Cagliari

Operaio alienato in pièce a Cagliari

Pasquale Faraco al TsE di Is Mirrionis per MonologArt

CAGLIARI, 11 giugno 2019, 12:54

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 Il tempo "contingentato" del lavoro in fabbrica è al centro di "Questione di centesimi - Sogno di un operaio" di e con Pasquale Faraco, andato in scena al TsE di Is Mirrionis a Cagliari. È il secondo appuntamento con MonologArte 2019, nuova rassegna firmata Teatro del Segno nell'ambito del progetto "Teatro Senza Quartiere/per un quartiere senza teatro". La pièce ispirata all'adozione di nuove regole nel sistema della produzione industriale sulla base del "toyotismo", descrive la giornata di un operaio, misurata secondo per secondo, in una sequenza di gesti sempre uguali.

Il modello giapponese, pensato per ridurre i costi e rispondere alle richieste del mercato, impone l'alternanza tra giornate lavorative e cassa integrazione, come una sorta di flessibilità impressa nella carne e nello spirito degli stessi operai costretti a intervalli di inattività accanto alla alienante monotonia della catena di montaggio sui ritmi dettati dalle macchine. Nella moderna società liquida prevale l'individualismo e vengono meno i presupposti delle lotte della classe operaia, come ben sa il protagonista, Riccardo Belladonna, che respinge gli ideali del collega Gennaro ricordandogli il fallimento delle ideologie mentre cerca conforto nella chimica delle droghe per portare a termine il turno. Uno sgabello che ruota incessantemente su sé stesso simboleggia il ciclo inarrestabile della produzione, neppure un incidente basta a fermarlo mentre il rosso del sangue colora il grigiore della fabbrica e l'operaio sogna di diventare un cantante melodico ovvero di trasformarsi in "guerriero sannita".

Una storia emblematica che, come sottolinea Pasquale Faraco, riguarda tutti perché "operai e manager, artisti e dipendenti, vittime, complici e carnefici, siamo tutti guerrieri, tutti schiavi, tutti uguali, ma pochi lo sanno". MonologArte 2019 prosegue il 28 giugno al TsE con "MedeAMAter - (genJ)XY Jale / Riflessione sulla figura delle Medee", di e con Alessandra Leo. Infine il 25 luglio alle 21 Stefano Ledda proporrà "Io non lo so cosa sia giusto".
   

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