Dalle antiche raffigurazioni
femminili alle innovazioni di Daniela Ducato. In una "trama" che
fa luce anche su Eleonora D'Arborea, promulgatrice della Carta
de Logu, l'artista Maria Lai, il premio Nobel per la letteratura
Grazia Deledda, la banditessa Paska Devaddis, che rivive tra i
murales di Orgosolo.
Queste e altre sono le protagoniste del docufilm "Donne e dee
di Sardegna. Féminas e divas de Sardinia", diretto da Daniela
Vismara, prodotto da Rai Sardegna in collaborazione con il
Centro di Produzione Rai di Milano. Donne che ieri e oggi hanno
scritto e continuano a tracciare la storia della Sardegna. Dopo
le fortunate tappe a Nuoro, Oristano e Fordongianus sarà il
Museo Archeologico Nazionale di Cagliari giovedì 18 aprile alle
17 a presentare il filmato.
Il progetto in un gioco di preziose sinergie al femminile si
intreccia con la mostra allestita al Museo Archeologico "Donna o
Dea", dedicata alle raffigurazioni femminili nella preistoria e
protostoria sarda. Un affascinante percorso espositivo curato
dalle archeoantropologhe Silvia Fanni, Laura Soro e Marcella
Sirigu.
La tappa cagliaritana del filmato rientra nelle attività del
Museo Archeologico Nazionale e il comitato organizzativo e
scientifico della mostra "Donna o Dea", Associazione White
Rocks.
Tra riprese di siti e monumenti e interviste il docufilm
conduce lo spettatore attraverso la testimonianza di donne di
ieri e di oggi, inseguendo le tracce di antiche divinità
femminili di cui l'Isola ancora conserva numerosi reperti. Focus
anche su Chiara Vigo, che conserva la memoria del bisso o Grazia
Dentoni con le sue rappresentazioni teatrali in contesti
archeologici. E poi Maria Lai l'artista che ha lasciato la sua
forte impronta nel mondo. Il suo telaio, elemento simbolico di
tutta la narrazione, chiude la mostra.
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