Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cinema: Cecilia Mangini, amo la Sardegna

Cinema: Cecilia Mangini, amo la Sardegna

La più grande documentarista italiana ospite dell'Isre a Nuoro

NUORO, 31 gennaio 2019, 14:20

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Cecilia Mangini, 91 anni, la più grande documentarista italiana vivente, torna in Sardegna ("un amore che dura da 50 anni), protagonista di un workshop promosso dall'Isre, l'Istituto etnografico regionale, sulle teorie e pratiche audiovisive dal titolo "Filmare una persona, un luogo". Una tre giorni, fino a venerdì 1 febbraio, nell'Auditorium Giovanni Lilliu di Nuoro, in collaborazione con OfficinaVisioni e Archivio Cinema del reale, che accompagnerà giovani aspiranti documentaristi ad approfondire poetiche e pratiche del "filmare il reale".

"La prima volta che sentii parlare della Sardegna fu da mio nonno, militare in carriera. Veniva invitato nelle tenute di caccia di un proprietario terriero locale, un certo Sant'Elia. Allora l'isola viveva una situazione difficile, il popolo in modo quasi schiavile. Arrivai in Sardegna 50 anni fa per raccontare i lavori di ammodernamento della superstrada Carlo Felice, e fu subito amore - racconta la pioniera del film documentario - per la terra, così ricca di luce; per la sua gente, che aveva un enorme bisogno di raccontarsi e di incontrare. Questo amore non è mai finito, sono qui per ascoltare e apprendere dai giovani''.

Insieme a Cecilia Mangini è docente dell'evento il regista Paolo Pisanelli. "Metteremo in relazione persone, territori, paesi e città della Sardegna - spiega - Sarà una tre giorni di incontri, un momento di confronto tra modi di vedere e tra sguardi. Alla base di questo workshop c'è la curiosità di esplorare e di conoscere. Daremo dei temi agli aspiranti documentaristi e forniremo alcuni modi di operare del cinema del reale che ognuno di loro potrà sviluppare". Sarà l'occasione per tutti gli appassionati di cinema documentario di vedere una significativa selezione delle più importanti opere filmiche della Mangini, correlate dal vivo commento dell'autrice all'inizio e al termine di ogni proiezione.

Ogni sera poi, a partire dalle ore 19, si terrà un ciclo di proiezioni, aperte al pubblico e totalmente gratuite. In una di queste verrà proiettato in prima assoluta in Sardegna "Le Vietnam sera libre", film documentario di Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli realizzato nel 2018 in collaborazione con Isre. Il film è un lavoro che la Mangini concepì nel 1964, con il regista Lino Del Fra, dopo un'esperienza di tre mesi nel Vietnam del Nord in guerra con gli Usa. L'idea era quella di realizzare un documentario sulla lotta per l'indipendenza di quel popolo.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza