Barumini con i suoi gioielli
archeologici e culturali è sempre più un polo di attrazione
culturale turistico. Lo dicono i numeri: oltre 150mila presenze
solo nel 2018. Lo scorso anno erano state 139mila.
Sempre più visitatori in tutti i mesi dell'anno decidono di
conoscere le sue bellezze culturali e del territorio. Il
gioiello da ammirare è sopratutto l'area archeologica "Su
Nuraxi", patrimonio Unesco, con le sue 89mila 504 presenze, uno
dei più grandi insediamenti nuragici e meglio conservati, tappa
obbligata per chi voglia conoscere la civiltà nuragica. Ma
cresce sempre più l'appeal per il Polo Museale "Casa Zapata" e
il Centro culturale "Giovanni Lilliu".
L'antica residenza dei baroni Zapata passa dai 35.080
visitatori del 2017 ai 38.322 del 2018. Settemila presenze in
più si registrano per il centro "Giovanni Lilliu", che passa dai
15.962 visitatori ai 22.315. Gli stranieri si riconfermano la
maggioranza: a "Su Nuraxi", 51.471 contro le 38.033 presenze di
italiani.
Al primo posto i francesi (17.367), seguono tedeschi (8.644),
spagnoli (3.377) e olandesi (2.839). Il picco di visite si è
registrato nei mesi estivi con agosto a farla da padrone: 15.831
accessi a Su Nuraxi, 6.633 a Casa Zapata e 3.230 al Centro
Lilliu. Ma la Fondazione Barumini Sistema Cultura ha puntato
anche sulla destagionalizzazione e i risultati sono arrivati con
un costante aumento dei numeri anche nei mesi di spalla e
quelli invernali. A dicembre sono stati 3mila 809 i visitatori,
con un incremento di 700 unità.
Un trend positivo e in costante crescita durante tutti i mesi
dell'anno dovuti anche agli eventi promossi dalla Fondazione
come l'Expo del Turismo Culturale in Sardegna o l'allestimento
delle mostre dedicate al territorio. Sono triplicate le presenze
rispetto all'anno precedente alle attività didattiche per le
scuole.
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