Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sardegna strappa con Roma, non dà 285ml

Sardegna strappa con Roma, non dà 285ml

Nuovo scontro sugli accantonamenti, "ora basta pagare"

CAGLIARI, 25 ottobre 2018, 15:44

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Sale il livello dello scontro Stato-Regione Sardegna sugli accantonamenti: la Giunta Pigliaru si rifiuta di pagare altri 285 milioni di euro che si aggiungono ai 219mln mai versati, dopo l'impugnazione delle ultime tre finanziarie nazionali da parte dell'esecutivo regionale.

"Quella di Roma è stata una decisione unilaterale, noi siamo certi di essere dalla parte della ragione, per questo non pagheremo il contributo richiesto per il risanamento del debito pubblico nazionale", ha spiegato il governatore Francesco Pigliaru, che fatto il punto con i giornalisti sulle risorse che la Sardegna versa allo Stato.

D'altra parte, ha sottolineato il capo dell'Esecutivo, "il Governo non risponde alle ripetute richieste di incontro". Cinque le lettere inviate sinora: "Abbiamo scritto al presidente Conte, al ministro dell'Economia Tria, al ministro per gli Affari regionali Stefani, inviando un breve dossier di riepilogo. Ma nessuno ha risposto", ha ricordato Pigliaru.

La posizione della Sardegna è chiara. "Abbiamo più volte ripetuto che i 754 mln previsti sono una cifra enorme e sproporzionata per la Sardegna, anche rispetto ad altre Regioni più ricche - ha ribadito il presidente - Abbiamo chiesto regole chiare, certe ed eque e finora non ci sono mai state comunicate". Da qui la decisione di non pagare gli ultimi 285 mln. In questo modo la quota che l'Isola versa allo Stato per il 2019 passa da 754 a 250mln con un "risparmio" di 504mln.

"Abbiamo percorso tutte le strade possibili - ha chiarito l'assessore del Bilancio Raffaele Paci - abbiamo deciso di alzare il livello del confronto perché abbiamo diritto ad aprire una nuova trattativa per raggiungere un'intesa: gli accantonamenti non possono essere eterni e la cifra non può essere imposta, questo la Corte lo dice più volte".

"Quei soldi sono nostri - ha ribadito - e con la decisione di portare il deficit al 2,5% con la manovra nazionale, visto che l'austerity è finita, allora sarà anche possibile ridurre i nostri accantonamenti". Una battaglia condivisa anche dal presidente del Consiglio Gianfranco Ganau: "è necessario sostenere con forza le ragioni della Giunta: mi auguro che l'Assemblea si esprima in maniera unitaria".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza