Dopo sei mesi dall'inizio della
crisi di maggioranza, culminata sabato scorso con l'azzeramento
della Giunta in seguito alle dimissioni degli ultimi due
assessori rimasti, il Comune di Nuoro ha un nuovo esecutivo.
Questo pomeriggio il sindaco Andrea Soddu ha presentato in
Municipio i nuovi assessori: al momento solo quattro, mancano
ancora tre deleghe di peso come Lavori Pubblici, Affari Generali
e Bilancio. Si tratta di Sebastian Cocco (Italia in Comune)
riconfermato alla carica di vicesindaco con delega alla Cultura,
Pubblica Istruzione, Programmazione e Politiche Comunitarie;
Eleonora Angheleddu, già consigliere comunale di Italia in
Comune, con deleghe all'Agricoltura, Attività Produttive, alle
questioni di Pratosardo, Cimitero, Verde Pubblico e Suape;
Valeria Romagna (Scegliamo Nuoro) già assessora ai Servizi
Sociali e al Turismo, che conserva la delega ai Servizi Sociali
e acquisisce nuove deleghe: Asilo Nido, politiche giovanili,
Pari opportunità e politiche per la casa.
Il Turismo, invece, passa a Rachele Piras (Scegliamo Nuoro),
un nuovo ingresso nella Giunta Soddu, che acquisisce anche le
deleghe allo Sport, Spettacolo, Monte Ortobene, Igiene Urbana,
Politiche per la famiglia per lo spopolamento e contro la
denatalità. "Si tratta dei primi nomi di una Giunta in fase di
costruzione, che completeremo nei prossimi giorni - ha detto
Soddu - Ho voluto evidenziare con le deleghe argomenti e
obiettivi che questa amministrazione vuole portare avanti nel
residuo di mandato. Stamattina in consiglio comunale con
l'approvazione della variazione di bilancio abbiamo avuto la
conferma che la maggioranza c'è".
Dopo la fuoriuscita del Psd'Az (unica forza politica della
lista civica che ha eletto Soddu) con due assessori sardisti
licenziati dal sindaco per l'alleanza con la Lega, in
maggioranza restano Scegliamo Nuoro, Italia in Comune,
Ripensiamo Nuoro e Città in Comune. Ma i numeri sono risicati.
Nei prossimi giorni il banco di prova per l'amministrazione
Soddu è il rendiconto 2017 che dovrà essere approvato entro l'8
ottobre, dopo l'ultimatum della Regione, pena il
commissariamento.
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