Mentre la Gallura si mobilita contro
la decisione di Air Italy, denuncia il timore di un disimpegno
in Sardegna e si sente vittima di "uno scippo", l'azienda
fornisce nuove rassicurazioni e rilancia annunciando entro
questa settimana altre cinque nuove assunzioni, per un totale di
58 in sei mesi. La notizia arriva nel giorno dello sciopero di 4
ore, dalle 10 alle 14, proclamato da Cgil, Cisl, Uil e Ugl in
concomitanza con un sit-in davanti alla sede della compagnia e
con il Consiglio comunale straordinario e aperto a lavoratori,
sindacati, istituzioni, attori sociali ed economici.
"La compagnia aerea continua a crescere e anche le
opportunità di lavoro sono destinate a crescere - dichiara Neil
Mills, chief operating officer di Air Italy - Da piccola
compagnia aerea regionale focalizzata sul charter, Air Italy si
trasforma in una compagnia aerea internazionale di medie
dimensioni, con il suo hub a Malpensa - sottolinea - nel 2018 la
crescita andrà oltre 100 dipendenti di terra, e si lavora al
budget assunzioni per il 2019". "Stiamo ristrutturando la
vecchia organizzazione per renderla più agile, flessibile,
orientata al profitto e pronta allo sviluppo che intendiamo
intraprendere", spiega ancora il manager anche a proposito
dell'incorporazione di Meridiana Maintenance. "Ma non ci sarà
alcun cambiamento per il personale - assicura - dopo il
trasferimento di 18 tecnici di linea a Malpensa, non ci saranno
ulteriori trasferimenti da Olbia". Quanto ai 51 dipendenti in
trasferimento dall'1 ottobre, "garantiranno - dice Mills -
l'efficienza e la scalabilità delle operazioni di Air Italy in
futuro". Poi non ci saranno altri trasferimenti, ma "gli
assistenti di volo - chiarisce il manager - saranno ovviamente
basati dove è posizionata la flotta".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA