Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cani per diabetici, l'olfatto li 'salva'

Cani per diabetici, l'olfatto li 'salva'

Dal Veneto alla Sardegna, arrivano gli addestratori scientifici

CAGLIARI, 29 agosto 2018, 09:30

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

di Stefano Ambu

Sembrano storie da vecchi telefilm di Furia o Rin tin tin: l'animale si accorge che qualcuno sta male. E allora cosa fa? Lo soccorre o va a chiedere aiuto. Non è solo roba per sceneggiatori, succede davvero. E ora ci sono circa centoventi cani pronti o quasi a fare quello che facevano i protagonisti a quattro zampe in tv. Con una competenza specialistica: il diabete. I fattori chiave sono due: l'olfatto (lo slogan è "col fiuto ti aiuto") e la stretta relazione tra animale e chi sta con lui tutti i giorni. È scienza: il cane, di fronte a una crisi glicemica, si rende conto che cambiano molecole e odore di chi gli sta vicino. E lancia l'allarme: abbaia, dá musate al "padrone", gli lecca la mano. Oppure, quando si rende conto che non c'è nessuna reazione, chiede aiuto. Anche schiacciando un tappetino che attiva la chiamata telefonica ai parenti del diabetico. Tutto è nato a Verona, ma le richieste arrivano da tutta Italia. Anche dal Sud e dalle Isole.

Esperienza positiva in Sardegna, dove i cani stanno prendendo le prime lezioni di salvataggio. Le modalità di intervento sono diverse. Mia, un cane addestrato, era in hotel. E quando si è reso conto che c'era qualcosa che non andava ha aperto la porta, è andato alla reception. Ha abbaiato ed è quasi come se avesse detto la parola aiuto. I soccorsi sono scattati subito e un imprenditore in crisi glicemica si è salvato. Non un episodio isolato: in ben cinque casi i cani hanno scongiurato la tragedia. Tutto nasce da un'intuizione di Roberto Zampieri, fondatore del progetto Serena a Verona, responsabile cinofilo e creatore del protocollo. "Le basi sono scientifiche - spiega all'ANSA - e sono legate a quello che succede nel nostro corpo in caso di crisi glicemica, sia che colpisca bambini o adulti. Il resto lo fanno l'olfatto del cane, ma soprattutto la stretta relazione uomo-animale.

Per questo è importante che il protagonista sia il cane già in casa: non importa la razza, vanno tutte bene. Magari bisognerebbe evitare l'età più avanzata per la tendenza a dormire di più". La formazione avviene tra le mura domestiche e dura circa due anni. I cani già pronti sono venti e nei prossimi mesi saranno una cinquantina. Ma il percorso è già stato avviato complessivamente con circa centoventi animali in tutta Italia. "Pensavamo di offrire il servizio a Verona - racconta Zampieri - e invece sono arrivate richieste da tutta Italia". Un progetto che si è allargato. Poi circostanze e buona volontà hanno fatto sì che i privati abbiano voluto dare una mano. A cominciare da Confindustria. "In questo modo abbiamo potuto abbattere i costi per la formazione - dice l'ideatore del progetto - noi siamo una onlus, non puntiamo ai soldi, ma le spese ci sono. Ora, anche grazie agli aiuti, possiamo limitare i costi a cento euro al mese. Chiediamo quello che spendiamo e che le famiglie possono darci, non è un business". E il servizio funziona ed è gradito: con il cane sentinella in casa mamme e papà si sentono più sicuri, anche di notte, perché c'è qualcuno che vigila sul sonno dei loro bambini.

 

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza