Non un vertice ma un incontro
informale: Francesco Pigliaru ha invitato il segretario del
Partito dei Sardi Paolo Maninchedda a Villa Devoto per discutere
del caso Ottana. Il governatore però non si è soffermato sulla
grande mobilitazione del Pds che venerdì scorso ha richiamato
più di seicento persone alla direzione nazionale convocata in
segno di solidarietà con la crisi della Sardegna centrale.
Pigliaru è sembrato meno interessato ai risvolti politici e più
a quelli pratici. In particolare il confronto ha riguardato
l'emergenza reddito nei paesi che insistono sull'area
industriale e in tutta la Sardegna centrale. Cose che si devono
fare subito, dunque. Prossimi passi da mettere in campo a
beneficio delle aree del Nuorese: come le misure di LavoRas, il
piano da 128 milioni di euro varato dalla Giunta. Per Ottana ci
sono a disposizione 126mila euro che consentiranno al Comune di
assumere nei cantieri per otto mesi una decina di disoccupati.
Il piano non è certo una soluzione a tutti i problemi, visto
che sono 3.500 i posti di lavoro persi in circa quindici anni.
Ma Pigliaru cerca qualcosa di "operativo" subito, e "LavoRas è
un fatto concreto e non sarà certo l'ultimo", ha chiarito nel
colloquio. Altro "strumento" utile per far fronte all'emergenza
è la richiesta da presentare al governo per il riconoscimento di
Ottana come area di crisi complessa. Poi il reddito di
cittadinanza nazionale, il Rei, e quello regionale, il Reis, due
strumenti incisivi ed efficaci subito. Soluzioni che andranno
concordate con chi è attivo nel territorio. Così, a Villa
Devoto, Pigliaru ha ricordato di aver incontrato sabato scorso
il sindaco di Ottana Franco Saba, mentre un nuovo tavolo è stato
programmato per i primi di maggio. Obiettivo, condiviso da
Maninchedda, lo studio di altri interventi per mitigare la
sofferenza del territorio. Nessuno dei due ha fatto cenno agli
attriti che hanno caratterizzato la maggioranza nell'ultimo
periodo, con il Pds che ha disertato più di un vertice. Nessun
riferimento, un pò nello spirito della mobilitazione organizzata
a Ottana, ben sintetizzato dallo slogan "prima uniti e poi
diversi".
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