Amministratori locali,
sindacalisti, operai, esponenti della politica e la gente del
territorio: in centinaia a Ottana hanno risposto alla chiamata
del Partito dei Sardi per una direzione nazionale del partito
aperta a tutti e dedicata alla crisi dell'area industriale, ma
anche all'inizio di "una rivoluzione politica e sociale".
"Stasera ci riuniamo non per noi, ma per tutti - ha esordito
il segretario Paolo Maninchedda nella sala gremita dell'albergo
"Funtana 'e donne" sulla Statale 131 - dobbiamo unirci per
creare un evento epocale di ripresa del potere". E in
conclusione di intervento, ha detto: "Serve convocare la
Costituente sociale della Sardegna per chiedere i poteri per
combattere la nostra infelicità".
Subito dopo ha preso la parola il sindaco di Ottana, Franco
Saba. "Da queste parti mettere assieme il pranzo con la cena sta
diventando difficile, la tentazione di cedere la fascia di
sindaco è costante, la gente bussa quotidianamente alla porta
del Comune".
Tra i relatori anche l'assessora all'Industria Maria Grazia
Piras. Dietro sua proposta la Giunta regionale ha approvato
l'istanza per il riconoscimento di area di crisi complessa per
la zona industriale di Ottana. Richiesta che sarà inoltrata al
Ministero dello sviluppo economico.
In sala anche il presidente regionale dell'Anci Emiliano
Deiana, l'assessora all'Ambiente, Donatella Spano, i consiglieri
regionali del Pd, Franco Sabatini e Roberto Deriu, il
consigliere di Mdp Daniele Cocco. In conclusione di lavori farà
una sintesi il presidente del Partito dei Sardi, Franciscu
Sedda.
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