Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Project financing Nuoro salvo a metà

Project financing Nuoro salvo a metà

Consiglio di Stato conferma annullamento atto aggiuntivo

NUORO, 14 marzo 2018, 12:00

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Consiglio di Stato ha confermato sostanzialmente la sentenza del Tar Sardegna sul Project financing della sanità nuorese, che resta parzialmente in piedi.
    Confermato l'annullamento dell'atto aggiuntivo.
    In particolare - come riferisce l'Azienda sanitaria unica della Sardegna (Ats) - gli aspetti su cui si è concentrato il Consiglio sono due: il cosiddetto atto aggiuntivo, che avrebbe avuto un impatto complessivo per tutta la durata del Project pari a 148 milioni di euro di costi aggiuntivi per l'Ats. Atto aggiuntivo che è stato definitivamente annullato, confermando integralmente la sentenza del Tar Sardegna degli scorsi mesi e le posizioni espresse dalla stessa Ats.
    Rispetto al contratto originario, il Consiglio di Stato ha riformato parzialmente la sentenza del Tar Sardegna, disponendo che l'Ats potrà e dovrà far valere i vizi di tale contratto mediante azione civile dinanzi al giudice ordinario, azione già avviata.
    La vicenda aveva avuto avvio nel 2007 quando il Polo sanitario della Sardegna centrale (Pssc) vinse il bando di gara per la costruzione e la manutenzione di nuovi ospedali e la gestione dei servizi di assistenza domiciliare e infermieristica: tutto per la durata di trent'anni. A seguito del parere dell'Autorità anticorruzione arrivato nell'agosto 2016, la Asl aveva deciso di annullare in autotutela il Project financing, facendo così scattare il ricorso del Pssc. Secondo l'Authority il contratto andava considerato illegittimo perché il rischio imprenditoriale era interamente riposto sul pubblico.
    I concessionari avevano reagito all'annullamento ricorrendo ai giudici amministrativi regionali, che però hanno dato loro torto. Da qui il passaggio al Consiglio di Stato dove il Pssc ha chiesto e ottenuto, nel novembre 2017, la sospensiva della sentenza del Tar.

LEGALE ATS, ANDREMO DAL GIUDICE CIVILE. "La pronuncia del Consiglio di Stato ci soddisfa pienamente per quanto riguarda la conferma della legittimità dell'operato della Asl, con riferimento all'annullamento in autotutela dei provvedimenti presupposti all'atto aggiuntivo due, i cui gravissimi vizi sono stati confermati anche dai giudici di Palazzo Spada - ha detto l'avvocato della Assl di Nuoro Augusto Vacca -. Per quanto invece riguarda la concessione originaria, andremo dal giudice civile, a farne dichiarare l'invalidità o, in subordine, la sua risoluzione per inadempimento del concessionario, seguendo le indicazioni che lo stesso Consiglio di Stato ci ha dato, dal momento in cui ha ritenuto che i vizi riguardano direttamente il contratto originario o la sua esecuzione e non anche gli atti di gara".

LEGALE POLO SANITARIO (PSSC), CONTRATTO VALIDO.  "Il Consiglio di Stato ha riaffermato un principio di civiltà giuridica. E cioè che un'amministrazione, in questo caso la Asl e l'Ats, non può intervenire mediante l'esercizio di poteri autoritativi per far cessare l'efficacia di un contratto sottoscritto tra le parti. Può azionare rimedi civilistici recedendo dal contratto o può andare da giudice civile per far dichiarare la risoluzione per inadempimento". Lo ha dichiarato all'ANSA l'avvocato Antonello Rossi, legale con Giorgio Fracastoro a Maria Teresa Grassi, del Polo Sanitario della Sardegna centrale (Pssc).

Il Pssc aveva fatto ricorso al Tar dopo l'annullamento in autotutela sia del contratto originario che dell'atto aggiuntivo due, da parte della Asl di Nuoro e dell'Ats Sardegna. Annullamento arrivato dopo il parere dell'Autorità anticorruzione nell'agosto 2016: secondo l'Authority il contratto originario del Project è illegittimo perché "il rischio imprenditoriale è riposto interamente sul pubblico". Con la sentenza di ieri il Consiglio di Stato ha annullato invece l'atto aggiuntivo due del contratto, dando ragione al Tar. "Per noi neppure questo atto andava annullato ma rispettiamo la decisione dei giudici - ha proseguito l'avv. Rossi -. Il mio auspicio è che partendo dalla sentenza del Consiglio di Stato che conferma la validità ed efficacia del contratto originario del 2008, l'amministrazione e il concessionario si possano sedere intorno a un tavolo e verificare se le parti hanno intenzione di proseguire eliminando le criticità che in un contratto così complesso ci possono stare".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza