[an error occurred while processing the directive] Il dramma di Zanda, verso altro ospedale - Notizie - Ansa.it

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il dramma di Zanda, verso altro ospedale

Il dramma di Zanda, verso altro ospedale

La ricostruzione choc delle fasi prima del ritiro da maratona

CAGLIARI, 11 febbraio 2018, 15:03

Redazione ANSA

ANSACheck

Foto di Michele Garau - RIPRODUZIONE RISERVATA

Foto di Michele Garau - RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto di Michele Garau - RIPRODUZIONE RISERVATA

Potrebbe essere presto trasferito in un ospedale a Vancouver, Roberto "Massiccione" Zanda, l'iroman sardo ricoverato nel nosocomio di Whitehorse a causa del congelamento di mani e piedi durante la Yukon Arctic Ultra, la massacrante maratona canadese in cui le temperature scendono fino a -50 e da cui si è ritirato quattro giorni fa. Il trasferimento in un nuovo centro medico, da quanto si apprende, sarebbe riconducibile alla terapia farmacologica che i medici stanno applicando.

Farmaci di ultima generazione utili a rendere più fluido il sangue, scongiurando così l'ipotesi amputazione. Al momento non si conoscono le reali condizioni fisiche di Roberto, pare che abbia perso la falange di un piede, ma non è stato confermato: entrambi gli arti, comunque, sarebbero però in gravi condizioni. La compagna lo ha raggiunto e da due giorni sta seguendo l'evolversi della situazione.

Emergono, intanto, nuovi elementi su quanto accaduto nelle 14 ore prima che l'atleta sardo venisse soccorso. In corsa erano rimasti solo tre partecipanti, Zanda era ultimo ma cercava di raggiungere gli altri. Proprio durante questa fase avrebbe riscontrato dei problemi. Non avrebbe più individuato i segnali che delimitano il percorso, perdendo l'orientamento. Ne ha così cercati degli altri, addentrandosi in zone impervie. Risulta che Roberto sia sprofondato nella neve, a -40 gradi sotto zero, quindi si sarebbe arrampicato su un albero e sul tetto di una casupola nel tentativo di ritrovare il percorso.

Durante queste fasi, però, gli si stavano già congelando mani e piedi. Zanda si sarebbe quindi tolto gli scarponi per controllare le sue condizioni ma non sarebbe più riuscito ad infilarli. A piedi scalzi avrebbe raggiunto un corso d'acqua per chiedere aiuto. È proprio in quel punto che le motoslitte inviate dall'organizzazione lo hanno trovato e hanno chiesto l'intervento di un elicottero. Bisognerà adesso capire se i soccorsi sono partiti in tempo e se tutte le procedure sono state rispettate.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza