Un disegno con un busto femminile
nudo inquadrato frontalmente. Un lavoro preparatorio per una
scultura che dal 1976 è alla National gallery of Australia. Si
chiama Cariatide ed è un'opera di Amedeo Modigliani arrivata a
Cagliari in modo misterioso. Un lungo viaggio, forse. Quello che
conta è che sia a disposizione di chi la vuole vedere e
apprezzare in un percorso che racconta anche il contesto
culturale e tutte le curiosità che arricchiscono la fruizione di
un capolavoro.
Il progetto, firmato dai Musei civici cagliaritani, si chiama
Opera sola, e parte dalla Galleria comunale d'arte. È il nome di
una sala (la visita comincia nello spazio del Cartec, conosciuto
dai cagliaritani come i Grottoni dei Giardini pubblici). Ma è
anche il titolo di un nucleo di esposizioni e approfondimenti
sulle opere del patrimonio civico. I lavori si daranno il cambio
sull' ideale palco del museo per essere gustati uno per uno.
Ad aprire il ciclo di appuntamenti sarà proprio Cariatide, in
mostra sino all'11 marzo. L'opera è a disposizione per essere
osservata, analizzata. Per regalare a chi la guarda nuovi punti
di vista e riflessioni. Il disegno è datato tra il 1910 e il
1912. È arrivata a Cagliari nel 1988. Ma per circa vent'anni non
si capisce ancora bene dove fosse rimasta nascosta. Si sa per
certo che sino al 1968 faceva parte della collezione privata di
Paul Alexandre, grande amico di Modigliani. C'è poi un salto di
due decenni: arriva a Cagliari attraverso il sindaco alla guida
del Comune nel 1988, Paolo De Magistris. Si parla di uno
sconosciuto donatore svizzero: non ci sono documenti però, solo
testimonianze orali.
"Necessario qualcosa di diverso - ha detto l'assessore
comunale del Cultura Paolo Frau - per avvicinare questi tesori a
tutti, soprattutto ai più giovani". Sull'autenticità dell'opera
- indimenticabile il caso delle statue finte di Livorno -
garantisce Paola Mura, direttrice dei Musei civici. "Abbiamo
cercato di ricostruire tutte le storie e le vicende intorno alla
figura di Modigliani in uno spazio rinnovato è sempre più aperto
al pubblico ad esempio con la Stanza del collezionista".
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