Sardos, la nuova associazione
politico-culturale nel panorama isolano, si presenta ai
sassaresi e scalda i motori per le prossime elezioni regionali e
amministrative. Solo la settimana scorsa Sardos, i cui promotori
girano la Sardegna da mesi per raccogliere le idee dei sardi e
condividere le proprie, ha messo le carte in tavola e si è
presentato come pilastro del "Polo dell'autodeterminazione",
raggruppamento dell'area identitaria che comprende Rossomori,
Liberu, Irs, Sardigna Natzione, Gentes, Comunidades e Sardegna
Possibile, che nel 2014 avevano sostenuto la candidatura di
Michela Murgia alla presidenza della Regione.
Oggi l'associazione, il cui portavoce è Anthony Muroni, ex
direttore di L'Unione Sarda, ha fatto la sua prima uscita
ufficiale a Sassari, dove l'associazione si è fatta promotrice
del convegno "La vivibilità a Sassari e il suo ruolo di città
guida nella rete metropolitana", ospitata nella sala convegni
della Camera di commercio, in via Roma.
Con Muroni hanno fatto gli onori di casa gli ex consiglieri
comunali Antonio Cardin, vicepresidente dell'associazione, e
Mariolino Andria e l'avvocato Luigi Satta, coordinatore di
"Sassari Libera", soggetto politico nato la scorsa estate e
associato dai più alla figura dell'ex sindaco, senatore e
consigliere regionale Nanni Campus.
Si sono puntati i fari sul malessere di un capoluogo in
declino, dalla disoccupazione giovanile alla crisi delle
imprese, dal problema dell'accoglienza ai migranti alle
difficoltà sociali, urbanistiche e programmatiche.
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