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Solo 15mln a Sardegna ma ok insularità

Solo 15mln a Sardegna ma ok insularità

Lai-Uras, primo passo per rivedere patto su accantonamenti

CAGLIARI, 01 dicembre 2017, 16:59

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Una cifra irrisoria rispetto ai nostri obiettivi, ma abbiamo ottenuto il riconoscimento del fatto che Stato e Regione si devono sedere attorno a un tavolo e ridefinire tutta la partita finanziaria". Così il senatore del Campo progressista, Luciano Uras, che oggi, con il collega del Pd Silvio Lai, ha illustrato gli emendamenti dei parlamentari sardi alla Manovra nazionale in discussione in commissione Bilancio del Senato. Uno di questi prevede, dunque, un contributo da 15 milioni, che scatterà nel 2019, in considerazione del ritardo nello sviluppo economico dovuto all'insularità. Ma la vertenza accantonamenti di milioni ne vale quasi 700.

"C'è una sentenza della Consulta che riconosce alla Sardegna il diritto di riappropriarsi della propria finanza e di ridimensionare l'attuale contributo erogato ogni anno per svariate centinaia di milioni - ha sottolineato l'esponente di Cp - dal 2019 il Governo deve chiudere un accordo con la Regione per poter restituire ai sardi i soldi che gli sono stati tolti". Perché dal 2019? "Nel 2017 - ha spiegato Lai - rientra come fase di transizione anche il 2018, perché la legge di bilancio si fa nel 2017. Avevamo un mandato dalla Giunta regionale a sostenere la partita accantonamenti, la Sardegna ha un patto su questo che vale dal 2014 al 2017".

Si tratta dell'accordo Paci-Padoan con cui l'Isola ha rinunciato ai ricorsi. "Abbiamo cercato di capire se fosse possibile da subito ottenere una revisione del patto - ha continuato Lai - e la risposta è stata: si fa a valere per il 2019". Tuttavia, "abbiamo chiesto un elemento di base in più, ovvero l'esistenza di un condizionamento maggiore costituito dall'insularità, e di riconoscere subito che il patto andava riscritto anche con un primo segnale di impegno economico". I 15 mln dell'emendamento Uras. "Un impegno solo simbolico, un primo segno di disponibilità da inserire già nel bilancio di questo triennio". Sul provvedimento, ha ammesso Lai, "abbiamo riflettuto per 48 ore con Uras, Pigliaru e Paci se accettare i 15 mln, non volevamo che apparisse quello come l'accordo". Non sarà così: "è solo una condizione da cui partire, un atto politico", ha chiarito il senatore Pd.
   

INSULARITA', COMITATO STATO-REGIONE PER RICONOSCIMENTO IN UE - La legge finanziaria in discussione in commissione Bilancio del Senato tiene conto espressamente della "condizione di insularità della Sardegna che ne penalizza lo sviluppo economico e sociale". Di fatto, riconoscendo formalmente lo svantaggio. La norma (articolo 468), che recepisce un emendamento di Luciano Uras (Campo progressista), istituisce un Comitato istruttore paritetico Stato-Regione.

Il nuovo organismo, finanziato con 100mila euro, avrà il compito di avviare la procedura del riconoscimento dell'insularità in sede europea, condizione necessaria per definire i sistemi di aiuto già previsti per altre Regioni ultra periferiche di altri Stati membri dell'Ue. "Il senso è che la condizione di insularità deve valere in ambito comunitario esattamente come vale quella relativa alle Regioni ultra periferiche con un sistema di aiuti derogato", ha spiegato Uras.

Non solo. "La norma dice una cosa in più - ha sottolineato il parlamentare sardo - e cioè che la base su cui si apre questa trattativa con l'Unione europea è quella definita dal Consiglio regionale in un documento che viene portato al tavolo paritetico". Per Uras, il Comitato "deve funzionare nel 2018 ed entro il 2018 deve chiudersi questa partita". Quindi, ha osservato l'esponente del Campo progressista, "si tratta di andare in Europa e modificare i Trattati". Sinora, ha precisato il senatore, "noi siamo stati sempre sacrificati, per esempio sulle quote latte l'Italia ha messo in campo trattative solo per il centro nord del Paese, non per il Mezzogiorno, noi abbiamo sempre pagato questo prezzo".

SBLOCCATI 15MLN PER LE PROVINCE - Grazie agli emendamenti dei senatori sardi, la Manovra nazionale sblocca 15 milioni di euro per le Province e la città metropolitana di Cagliari. "Una boccata d'ossigeno per gli enti intermedi isolani che da tempo non incamerano più i tributi propri, destinati al risanamento del bilancio statale", sottolineano Luciano Uras (Campo Progressista) e Silvio Lai (Pd), che con i presidenti delle commissioni Autonomia e Bilancio del Consiglio regionale, Francesco Agus e Franco Sabatini, e la consigliera di Cp, Anna Maria Busia, hanno illustrato i risultati della battaglia parlamentare.

Agus ha annunciato una risoluzione congiunta con la commissione Bilancio per un riequilibrio delle risorse trasferite dallo Stato agli enti locali delle Regioni a Statuto speciale rispetto a quelle ordinarie. "C'è una sproporzione evidente che deve essere sanata - spiega - Province e Città metropolitana stanno di fatto svolgendo funzioni non proprie e assicurando servizi vitali, dalle scuole alle strade". Sabatini ricorda che "la Sardegna è la Regione italiana che trasferisce più risorse ai Comuni, la battaglia va fatta contro i tagli e i vincoli di spesa decisi dal Governo. La soluzione, da valutare però con molta attenzione, potrebbe essere quella della gestione autonoma della finanza locale".

Altre misure approvate con gli emendamenti dei parlamentari sardi riguardano l'avvio delle bonifiche nei poligoni militari, il settore agropastorale per i danni causati dalla siccità e interventi a favore delle vittime di reati domestici. "Si tratta di una proposta di legge nata in Sardegna e portata alla Camera dal deputato Roberto Capelli - ricorda Anna Maria Busia - La previsione di un fondo per le vittime è un passaggio importante, mi auguro che presto si approvi la legge di riforma dell'intero sistema".

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