"Non discuto di torte, ma di
tagli". Il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, commenta così
all'ANSA lo strappo che si è consumato nella maggioranza di
centrosinistra che governa il capoluogo sardo con cinque
consiglieri del gruppo sardista (Monia Matta, Gabriella Deidda,
Aurelio Lai, Francesco Stara, Lino Bistrussu) e l'esponente del
Partito dei sardi, Roberto Tramaloni, che hanno fatto mancare il
numero legale in Consiglio comunale, non votando un assestamento
di bilancio.
Ieri, al momento di discutere lo stesso provvedimento, sono
usciti dall'Aula. All'origine dei mal di pancia ci sarebbe
l'argine posto da alcuni assessori rispetto ad alcune richieste
avanzate dai sardisti.
Da qui la battuta di Zedda sulla spartizione delle torte,
della quale non intende occuparsi anche perché impegnato nella
discussione di questioni fondamentali come "la vicenda del
finanziamento dei Comuni, delle Province e della Città
metropolitana".
Oggi a Nuoro il primo cittadino ha incontrato infatti il
presidente del Cal, Andrea Soddu, e dell'Anci, Emiliano Deiana,
per definire una posizione comune in vista della seduta
congiunta di Cal e Consiglio regionale e dell'imminente approdo
della manovra 2018 in aula.
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