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Foreste,personale per gestione invecchia

Foreste,personale per gestione invecchia

Corpo Forestale e operai Forestas, manca ricambio generazionale

NUORO, 20 novembre 2017, 18:49

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Duecentoventimila ettari di superficie boschiva gestiti dall'Agenzia Forestas - un decimo del totale dei boschi presenti in Sardegna - tra aree protette, parchi naturali e Siti di interesse Comunitario (Sic), un patrimonio immenso da tutelare ma soprattutto da valorizzare per fini produttivi, ambientali, turistici e culturali, ma occorre mettere mano alle assunzioni per svecchiare il personale. E' quanto emerso durante la celebrazione della prima edizione dell'anno Forestale in Sardegna. Negli enti preposti alla tutela dei boschi operano 1.400 uomini del Corpo Forestale e 6.000 dipendenti di Forestas, di cui 5mila operai. "Il Corpo Forestale è invecchiato - ha detto il comandante Gavino Diana - C'è stato un esodo per pensionamento di personale con maggiore esperienza.

In tempi rapidi dobbiamo andare verso un rinnovamento numerico e generazionale". Un aspetto sottolineato anche dal senatore Silvio Lai (Pd). "I problemi del personale portano a non avere le forze per operare al meglio - ha sottolineato il parlamentare sardo - E' indispensabile capire dove si vuole andare in Sardegna, visto che il Corpo Forestale statale viene accorpato ai Carabinieri".

Sul fronte della gestione del patrimonio boschivo il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau ha spiegato che "è necessario innescare un cambiamento culturale, sociale e politico. Il modello di gestione esclusivamente pubblico non sempre è stato in grado di garantire un elevato grado di efficacia". Un argomento caro all'assessora dell'Ambiente Donatella Spano secondo la quale "la nuova legge forestale oltre alla tutela e conservazione del patrimonio, punta alla sua valorizzazione produttiva, turistico-ricreativa e culturale. La capacità dei boschi di creare reddito è una grande opportunità".

"E' indispensabile mettere a sistema questo grande patrimonio valorizzando non solo l'aspetto ambientale ma anche quello culturale e produttivo - ha rimarcato l'assessora del Turismo Barbara Argiolas - Solo così si può superare il limite del binomio turismo-mare".
   

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